ROMA - In tre giorni hanno raccolto quasi 500 firme, hanno manifestato in strada e scritto (con un’infinit� di solleciti) all’Urp del Campidoglio per ottenere ascolto. Invano.

Perché i residenti dell’Aurelio non solo si sono visti sopprimere le corse del loro autobus, l’892, anche il sabato oltre alla domenica, senza alcun preavviso, ma debbono fare i conti con il paradosso di altre linee che nello stesso quartiere continuano a viaggiare semi-vuote. Per quelle niente tagli.



«Vogliamo capire dove sta la razionalizzazione del servizio - tuona Luciana De Benedictis - del comitato di quartiere Vignaccia Aldobrandeschi - a giugno improvvisamente ci siamo ritrovati con le corse ridotte anche il sabato. Costretti a interminabili attese. Una giornata in cui, invece, ci si sposta molto per fare la spesa, incontrare le persone. E qui è pieno di alberghi e pensionati di suore, anche loro firmatarie, con i turisti che non hanno altri mezzi per muoversi».



Nel quartiere raccontano di un paradosso: «C’è la linea pubblica 086 che tutti i giorni fa la spola con l’ufficio di una grande società in zona e che durante il giorno viaggia praticamente vuoto o quasi - aggiunge De Benedictis - non capiamo perché si vada a tagliare l’892 che invece serve tutto il quartiere».



Osservazioni che il comitato ha provato ad avanzare ad Atac mobilità anche attraverso l’Ufficio relazioni pubbliche centrale in Campidoglio voluto dal sindaco proprio per ascoltare i cittadini che non vengono ricevuti nelle periferie. «Ma noi - conclude il presidente del comitato - stiamo ancora aspettando. Abbiamo scritto, telefonato. Capiamo l’esigenza di risparmiare che muove alcune scelte del Comune, ma vorremmo contribuire a potere modificare alcune decisioni le cui conseguenze finiscono per ricadere su di noi».