Aurelio De Laurentiis, Elsa Martinelli, gli ex sindaci di Roma Francesco Rutelli e Gianni Alemanno, Luca Verdone, sono tra i presenti ai funerali di Aurelia Sordi che si sono celebrati nella cappella del Battistero di S.Giovanni.
«Era una donna straordinaria, una fedele custode della privacy di Alberto, molto attenta, presente e cortese» ha detto De Laurentiis entrando in chiesa. Alemanno la ricorda come «una signora appassionata del fratello, di Roma, con un cuore grande così di cui forse qualcuno si è approfittato. L'idea di fare un museo della casa di Sordi è l'unica proposta seria che si può fare, quella casa lo è già». Secondo Rutelli «la gloria di Alberto Sordi non può essere toccata da tutti i problemi che stanno sorgendo intorno alla sua eredità». Per la cerimonia, officiata da Don Alfonso Tabulacci, è arrivato visibilmente commosso, anche Arturo Artadi, lo storico autista peruviano di casa Sordi, allontanato dopo l'accusa di aver raggirato Aurelia. L'uomo ha preferito non fermarsi con i giornalisti, limitandosi solo a ribadire di essere «vittima di un'ingiustizia», entrando in chiesa.
Don Alfonso Tabolacci, che ha officiato la cerimonia, poco prima dell'inizio, gli si è avvicinato chiedendogli come stesse e lui ha risposto tra le lacrime: «Non bene».
«Qui nel Battistero la signora Sordi, una persona generosa e disponibile con tutti, veniva a pregare, era la sua chiesa» ricordano le signore che lavorano nell'edificio. Luca Verdone, che con il fratello Carlo, ha raccontato Sordi e la sua casa in un documentario, definisce Aurelia «una persona dolcissima, un'anima pura, che ha custodito per tutta la vita il fratello e la sua memoria».
Trasformare casa Sordi in un museo «sarebbe la destinazione più giusta perchè è un tempio dello spettacolo. Ed è giusto che il popolo di Roma abbia un tempio per il suo attore». Elsa Martinelli aveva visto la sorella di Sordi per l'ultima volta poco più di un anno fa: «L'avevo trovata lucida, certo con i malanni di quell'età. Ha dedicato tutta la sua vita ad Alberto e lui l'ha ripagata con grande generosità». Tra i presenti anche alcuni parenti e amici storici della famiglia Sordi, fra i quali l'addetta stampa Paola Comin e l'ex presidente della Siae Giorgio Assumma.