I romani per Parigi a piazza del Popolo, Zingaretti: «Mai cedere a odio e paura»

I romani per Parigi a piazza del Popolo, Zingaretti: «Mai cedere a odio e paura»
di Alessia Marani
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Sabato 21 Novembre 2015, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 21:21
"Che a Roma ci sia un rischio attentati o un'esposizione della città non è una novità ma un dato. Bisogna potenziare la prevenzione, lasciare lavorare l'intelligence, potenziare i controlli. Ma mai cedere alla provocazione di istigare l'odio".







Il governatore del Lazio è tra i primi ad arrivare alla manifestazione di solidarietà promossa dai presidenti dei municipi romani, Anpi e Cgil sabato pomeriggio in piazza del Popolo. Fiaccole accese, tricolori italiani e francesi. Gli studenti francofoni a Roma che inscenano un girotondo tenendosi per mano e cantando la Marsigliese: ecco che le distanze tra Roma e Parigi si accorciano fino a plasmarsi in un unico sentimento.



"Stiamo lavorando da mesi perché il Giubileo sia un momento di dialogo e di incontro sapendo bene qual è il momento che stiamo vivendo ma Roma - ha proseguito Zingaretti - il Papa stesso ha voluto che l'Anno Santo sia la celebrazione della misericordia". Il messaggio è chiaro: "Non dobbiamo cadere nella paura, non dobbiamo tornare indietro nella difesa dei diritti e non dobbiamo trasformare le città in luoghi desolati e bui come vorrebbe chi ci attacca".



Ci sono gli striscioni di Amnesty, gli studenti che prima erano andati a portare i fiori davanti all'ambasciata francese in piazza Farnese. Qualcuno piange: "Ero così spaventato questa notte, non sapevo ancora se tutti i miei cari fossero al sicuro o meno".



In piazza ci sono diversi esponenti del Pd e dell'ex giunta Marino, come Marta Leonori, Matteo Orfini, Gianni Cuperlo, Roberto Giachetti, Giovanna Melandri, anche il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. L'invito è unanime: "Non si può rinunciare al Giubileo, non si deve rinunciare alla vita di tutti i giorni".



Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, lancia un appello: "Tutte le istituzioni culturali, i teatri di Roma e del Lazio, così come il mondo dello sport, aprano ogni manifestazione, ogni spettacolo, con le note dell'inno francese".



L'ex sindaco Ignazio Marino non fa in tempo a mettere piede nella piazza che viene assediato dai fotoreporter. Non parla. Non vuole commentare i livelli di sicurezza della sua città, non vuole parlare di governo della città. Ricorda solo che "Roma e Parigi sono gemellate dal lontanto 1954 e mai come oggi romani e parigini sono vicini. E' una giornata di profondo dolore".