Fiumicino, arrestata banda della mostarda: sporcavano le giacche dei passeggeri e li derubavano

Fiumicino, arrestata banda della mostarda: sporcavano le giacche dei passeggeri e li derubavano
di Giulio Mancini
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Venerdì 17 Gennaio 2014, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 08:20
Il sistema del borseggio “splatter” rivive dal passato e sbarca all'aeroporto di Fiumicino. Ma la banda, composta da tre malviventi francofoni, finisce in manette. Nell’ambito dell’intensificazione dell’attivita’ di polizia giudiziaria e, in particolare nella mirata al contrasto dei furti sui passeggeri in partenza dal Leonardo da Vinci - gli agenti della Polizia di frontiera di Fiumicino - diretti dal Direttore della V Zona polizia dr. Antonio Del Greco e coordinati dal primo dirigente Rosario Testaiuti, hanno rintracciato gli autori di alcuni furti - almeno quattro, altri sono in via di ricostruzione - perpetrati ai danni di viaggiatori in particolare l’attenzione dei malfattori era rivolta a passeggeri di origine russa.



Il “modus operandi” della banda era semplice e collaudato in tempi lontani, già sperimentato con successo sui marciapiedi delle strade dello shopping di Roma. Uno dei tre fermati, una volta individuata “la preda”, quasi sempre con borse da viaggio “griffate”, gli si avvicinava alle spalle e con un dosatore di “mostarda” gli imbrattava i vestiti. Un altro complice a quel punto avvicinava il malcapitato facendogli notare la macchia e offrendogli aiuto lo distraeva al fine di permettere al terzo complice di impossessarsi indisturbato del prezioso bagaglio.



Gli agenti della polizia di frontiera del Leonardo Da Vinci, anche attraverso l'esame delle riprese delle telecamere di sorveglianza, riuscivano a dare un volto ed un nome ai tre criminali che già in passato erano stati rintracciati e arrestati per reati analoghi nell’aerostazione. La certezza che gli autori fossero proprio le persone individuate, gli investigatori l’avevano dal riconoscimento fotografico di una commessa di un importante negozio di alta moda della capitale, ove i tre ladri avevano tentato di utilizzare una delle carte di credito trafugate proprio mentre il derubato era negli uffici di polizia per denunciare il furto.



Attraverso un’indagine complessa gli agenti riuscivano ad accertare che B.K. algerino di 38 anni, A.T. connazionale di 37 e il francese M.B. Di 33 alloggiavano in un b&b di Trastevere e che uno dei due nordafricani era in procinto di lasciare l'Italia. A quel punto mentre una unità d’intervento arrestava all'aeroporto B.K. mentre si imbarcava su un volo per Parigi, contemporaneamente veniva effettuata una perquisizione all’interno del b&b nel corso della quale veniva rinvenuta, cucita nei risvolti dei vestiti e in doppifondi ricavati nelle suole di scarpe la somma di 65mila euro in euro, dollari e rubli.



In particolare lo straniero fermato in aeroporto veniva trovato in possesso oltre che di una ingente quantità di denaro, anche di un costoso e particolare portadocumenti che in sede di denuncia era stato dettagliatamente descritto dal derubato. I tre balordi, stante la particolare pericolosità sociale, la reiterazione dei reati e l’ingiustificato possesso di valori, sono stati arrestati e condotti nelle carceri di Regina Coeli e Civitavecchia. Per il denaro sequestrato è stata richiesta la confisca.



Curioso e’ il particolare emerso da una serie di accertamenti effettuati nell’ambito della collaborazione tra le forze di polizia europee, si è appurato infatti che il francese M.B. con altro nome era stato arrestato dalla polizia inglese nel 1998 e proprio in considerazione della particolare destrezza nei borseggi a seguito di un periodo di detenzione aveva accettato il rimpatrio con un rimborso spese di tremila sterline, ma il giorno succesivo era stato nuovamente colto in flagranza di reato a Londra e arrestato da Scotlad Yard Hotel Crime Unit.
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