Ariccia, madre e figlio si lanciano dal ponte

Ariccia, madre e figlio si lanciano dal ponte
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Sabato 30 Maggio 2015, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 11:41

Si sono buttati giù dal ponte dei suicidi, un volo di quasi sessanta metri. Un uomo e una donna, madre e figlio di 57 e 31 anni, hanno scavalcato la rete che protegge il ponte di Ariccia, sulla via Appia, e si sono lanciati nel vuoto.

Sono precipitati per circa 50 metri, finendo in un piazzale sottostante dove c'è un bosco e un grande parcheggio. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a tarda notte per recuperare i corpi, irriconoscibili. Non ci sono dubbi che si sia trattato di un gesto volontario: i due hanno scelto quel viadotto che si è guadagnato una tragica fama per mettere fine ai loro giorni.

I due erano arrivati ad Ariccia da Roma, dal quartiere Centocelle.

E' lì che abitavano, in una delle palazzine per i militari dell'ex aeroporto. Il marito della donna è un sottufficiale dell'aeronautica. La coppia ha anche un'altra figlia, sposata. Ignoti al momento i motivi del gesto.

È già buio quando madre e figlio si inoltrano lungo il ponte in quel momento deserto. Si arrampicano sulla rete verticale che protegge il viadotto monumentale sistemato proprio per evitare i suicidi. E c'è anche un'altra rete orizzontale posta al di sotto del ponte, una protezione in più. Non è facile scalare la griglia di metallo. Un passante li vede e chiama immediatamente la polizia. La pattuglia di Albano è velocissima ad arrivare, l'uomo e la donna sono lì per lì per lanciarsi nel vuoto. «Fermi, fermi!», urlano gli agenti. Non fanno in tempo a raggiungerli, i due si lanciano dal ponte. La rete orizzontale che corre sotto il viadotto ferma il volo. L'uomo e la donna si rialzano in piedi, passanti e agenti li vedono camminare lungo la protezione e poi per la seconda volta lasciarsi andare nel vuoto.

Sul posto, oltre alla polizia, intervengono i vigili urbani di Ariccia e i vigili del fuoco di Velletri. Arrivano anche gli uomini della polizia scientifica. Il recupero dei corpi è difficile. I cadaveri erano irriconoscibili e sono stati trasportati in nottata dalla polizia mortuaria al policlinico di Tor Vergata per l'autopsia. Sebbene il ponte di Ariccia sia tristemente famoso per essere una meta di chi vuole togliersi la vita (le reti metalliche lunghe alcuni metri sono state volute dal sindaco Emilio Cianfanelli e installate dall'Anas nel 1997 proprio per questa ragione), non era mai accaduto un duplice suicidio come quello di ieri.

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