Deputata Pd denuncia: «Ragazzo disabile
chiuso a chiave in classe da un prof»
Indagine all'istituto Rossellini

Deputata Pd denuncia: «Ragazzo disabile chiuso a chiave in classe da un prof» Indagine all'istituto Rossellini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Luglio 2014, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 22:32
Un ragazzo disabile chiuso a chiave in classe da un professore fin quando non si fosse calmato. Minacce e vessazioni che sarebbero avvenute regolarmente nell'istituto di istruzione superiore Roberto Rossellini, a San Paolo. L'episodio stato denunciato dalla deputata del pd Laura Coccia che ha inviato una lettera al ministro della Pubblica Istruzione Giannini.



«A quanto pare - riferisce la parlamentare democratica - l'alunno è stato oggetto di una serie di ripetuti episodi di violenza e umiliazioni verbali che hanno costretto la madre a sporgere regolare denuncia presso un comando dei carabinieri e al tribunale per i diritti del malato».



In particolare, riferisce Laura Coccia la madre del ragazzo disabile ha denunciato che durante la ricreazione un professore avrebbe deciso di chiuderlo a chiave in classe con altri compagni «fin quando non si fosse calmato». «Ho immediatamente segnalato il caso al Miur - spiega la deputata Pd - che ha già provveduto ad informare gli uffici preposti e ad inoltrare la mia denuncia all'USR del Lazio che farà le verifiche del caso ed eventualmente manderà un'ispezione per stabilire come si sono svolti i fatti. Infatti, se le informazioni ricevute fossero confermate ci troveremmo di fronte ad un episodio sconcertante che richiederebbe un immediato intervento.




«Dobbiamo lavorare per elaborare politiche di inclusione - afferma la Coccia - e, laddove necessario, di sostegno agli insegnanti e alle classi affinchè le diverse abilità presenti nelle nostre classi diventino una risorsa da includere e non un gravoso peso da mettere all'angolo o rinchiudere. Per questo credo sia necessario avviare nuovi progetti di formazione del corpo docente, non solo quello preposto al sostegno, affinchè possa essere più preparato per affrontare la complessità delle diversità».