Allarme terrorismo: Roma blindata. Ma i vigili non ci sono

Allarme terrorismo: Roma blindata. Ma i vigili non ci sono
di Laura Bogliolo e Elena Panarella
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Sabato 21 Novembre 2015, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 22:52

Operazioni di controllo strettissime, trolley dei fedeli passati al setaccio, pattuglie e cecchini sui tetti di piazza Pio XII. Vaticano blindato ieri per il primo Angelus di Papa Francesco dopo le stragi di Parigi mentre il livello di sicurezza in Italia si è alzato a 2 (un gradino sotto la massima allerta) e i corpi speciali (Gis e Nocs) pronti a intervenire. Lo spiegamento di forze in Vaticano, strideva con l'assenza dei vigili in strada. C'era l'Angelus, ma anche la prima delle quattro domeniche ecologiche. E nella Capitale in strada le pattuglie delle divise bianche erano ridotte al minimo. Se quello di ieri doveva essere un primo test a tre settimane dal Giubileo, il risultato è impietoso. Per strada le auto circolavano come in qualsiasi altro giorno.

I CONTROLLI

Una camionetta dell'esercito all'inizio di via di Porta Angelica accoglie i pellegrini, lungo la strada carabinieri e polizia, fino al varco a ridosso di porta Sant'Anna. I militari controllano con metal detector manuali gli zaini dei turisti, i passeggini, fanno aprire giacconi e cappotti. Fermati anche due turisti che portavano una valigia sospetta: all'interno un drone. Avrebbe voluto scattare foto sulla piazza, intento subito bloccato dalla polizia. Su piazza Pio XII decine di volanti della polizia, camionette dei carabinieri. Rafforzato numericamente l'impianto di sicurezza, mentre su uno dei tetti della piazza è posizionato un cecchino. Allarme alle 12, proprio quando il Papa saluta il popolo dei fedeli. Su un bus della linea 40 (simbolica, perché parte a ridosso di via della Conciliazione) viene trovato un sacchetto blu di plastica abbandonato. L'autista che si ferma su Corso Vittorio Emanuele allerta la polizia, arriva una volante: dentro solo immondizia. Non appena l'Angelus finisce sbucano ambulanti abusivi, sempre gli stessi volti, sempre in azione nonostante il dispiegamento imponente delle forze dell'ordine e nessun vigile a fermarli.

GLI STRAORDINARI

Intanto i vigili non si segnano in straordinario e le strade non vengono presidiate nonostante lo stop per tutti i veicoli fino agli Euro 5. «Solitamente la domenica lavora il 25 per cento del personale in servizio - spiegano i sindacati - spalmato su tre turni nell'arco delle 24 ore.

I festivi non vengono più pagati, c'è una indennità di 140 euro al mese che obbliga a garantire una domenica e una notte. La forza in queste giornate è ridottissima e quella presente deve coprire servizi essenziali come la sala radio e gli incidenti stradali». Ma, al di là dei conteggi ufficiali o ufficiosi, la percezione per chi ha percorso la città - a piedi o in auto - era palese: pochissime divise in giro, ancor meno le macchine. «A due giorni dal vile e tremendo massacro di Parigi, nessuna misura speciale è stata adottata ed impartita ai 5600 vigili di Roma - racconta Sergio Fabrizi, funzionario e sindacalista Rsu Ugl Roma - L'unico laconico appello diramato ripetutamente dalla Centrale Operativa Lupa è di tenere alta l'attenzione per chi lavora in strada. Non sono stati potenziati i servizi nei punti sensibili come la Stazione Termini o Stazione Tiburtina o le piazze del Centro Storico, ne' sono state impartite disposizioni per la sicurezza del personale». E aggiunge: «Le pattuglie restano composte da sole due unità e nei punti a rischio viene comandato anche personale disarmato e con sola pettorina. Non è stata adottata, inoltre, alcuna procedura d'urgenza per reperire i carri attrezzi necessari per bonificare da auto in sosta i siti sensibili, dopo la cessazione dell'appalto con la ditta precedente. Siamo preoccupati da questa latitante conduzione del Corpo in un contesto altamente a rischio».