«I 500 uomini in più che avevo annunciato sono in addestramento e subito dopo Pasqua saranno pronti». Lo lo ha detto il

ministro dell'Interno Angelino Alfano al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in prefettura a Roma.



«Sostituiremo polizia, carabinieri e gdf con i nostri militari che andranno a presidiare obiettivi fissi per riequilibrare la presenza di forze dell'ordine sul territorio», ha aggiunto. «Sono 1.136 le persone impegnate a Roma nella prevenzione del rischio terrorismo», ha poi aggiunto. «Il livello di allerta in tutta Italia - ha continuato il ministro - è altissimo ed abbiamo lavorato insieme a tutti i prefetti per una rivalutazione degli obiettivi sensibili sul territorio».



«Abbiamo fatto un'analisi approfondita sulla sicurezza a Roma, ricordando che nel 2014 rispetto al 2013 si sono registrati cinquemila reati in meno, più arresti, più denunce e beni sequestrati per 1,4 miliardi di euro», ha continuato il ministro dell'Interno. Il comitato, ha aggiunto, «si riunirà una volta al mese perché la sicurezza a Roma per noi è una priorità».



Roma, ha sottolineato Alfano, «è più sicura di tante altri capitali europee come Bruxelles, Berlino, Vienna. La città - ha aggiunto - è esposta più di ogni altra sul fronte dell'ordine pubblico. Ci sono state duemila manifestazioni in due anni e i romani sono stanchi: le tensioni nazionali trovano il punto di sfogo nella Capitale, ecco perché abbiamo deciso che il Comitato provinciale per la sicurezza si riunirà una volta al mese». Quanto alle manifestazioni, ha osservato, «non si può comprimere il diritto a manifestare, ma si può lavorare sui percorsi perché il centro storico è caro al mondo intero e noi lo dobbiamo proteggere».



«La decisione del ministro di aumentare le forze ordinarie di polizia a Roma e di avere 500 uomini delle forze armate potrà permettere una ridistribuzione e quindi una maggiore presenza percentuale di forze dell'ordine nelle nostre periferie», ha detto il sindaco Ignazio Marino nella conferenza stampa al termine della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.



Il sindaco ha parlato del rapporto percentuale tra forze dell'ordine e abitanti a Roma. «Questo rapporto è di 1 a 250 in centro e di 1 a 2500 in periferia». Marino si è detto poi «soddisfatto perché l'attenzione che oggi ha avuto la capitale è straordinaria e abbiamo la garanzia dal ministro dell'Interno che questa attenzione continuerà a cadenza regolare ogni mese».



«Una delle soluzioni che abbiamo esaminato per migliorare la sicurezza a Roma è un sistema di videosorveglianza diffuso in tutta la città», ha detto aggiunto il sindaco. «Il Comune di Roma ha stanziato 47 milioni per sostituire 198 mila punti luce - ha aggiunto - , abbiamo calcolato che con altri 28 milioni di euro (la sostituzione) si può accompagnare ad impianti wi-fi e di videosorveglianza».



«Nel giro di quest'anno, se individueremo le risorse, si potrebbe arrivare ad una videosorveglianza diffusa come esiste in altre capitali europee come Londra», ha aggiunto Marino. Il sindaco ha spiegato che per quanto riguarda le risorse «con il ministro Alfano abbiamo stabilito di vedere se possiamo identificare queste somme con risorse interne o con risorse esterne».



«Il Comune di Roma - ha proseguito Marino - sta mettendo a disposizione nove immobili che serviranno alle forze dell'ordine e permetteranno un risparmio al ministero dell'Interno sull'affitto di queste strutture. E questa potrebbe essere una delle fonti da cui ottenere i 28 milioni di euro».



«È calato il numero dei feriti sia tra le forze dell'ordine che tra i civili in occasione delle partite di calcio, ma non basta, anche l'Europa deve fare la sua parte ed il 12 marzo porterò alla riunione del Consiglio dei ministri europei dell'Interno la proposta del Daspo europeo», ha poi detto il ministro dell'Interno al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Roma. Alfano ha poi definito «vergognoso» quanto accaduto alla vigilia della partita Feyenoord-Roma e che «saranno prese le misure necessarie affinché episodi del genere non si ripetano».