Abitavano nel campo nomadi di Castel Romano, ma sui loro conti correnti sono stati trovati tesoretti da 130 mila euro. Non solo. Avevano anche auto di grossa cilindrata e furgoni per nascondere la refurtiva. E così questa mattina 43 rom, tra cui 22 donne e 16 minori, sono stati denunciati dalla polizia locale di Roma e allontanati dal villaggio autorizzato sulla Pontina. Si tratta di altri finti poveri che si aggiungono ai 68 scopertii un mese fa a Via di Salone. I “nuovi Paperoni” erano alloggiati in dodici moduli abitativi e da tempo sfruttavano i servizi messi a disposizione dal Campidoglio per le famiglie disagiate. Acqua e corrente erano gratis per tutto l’anno e così i loro “risparmi” finivano sui libretti postali abilmente occultati. L’operazione dei vigili urbani è stata guidata dal Comandante Antonio Di Maggio che ha già promesso che “presto verranno controllati altri campi rom per mettere fine a questo tipo di malaffare che da troppo tempo si annida a Roma”.
I 43 fermati dovranno rispondere di reati penali, di violazioni amministrative e a breve potrebbero essere espulsi dal nostro Paese.