Sciopero dei vigili domani contro il Campidoglio, città a rischio caos

Vigili
di Elena Panarella e Riccardo Tagliapietra
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Martedì 28 Gennaio 2014, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 14:12
Ancora un buco nell’acqua. L’incontro in extremis di ieri pomeriggio tra il sindacato dei vigili e la collaboratrice del Comune, Raffaella Matarazzo, incaricata dal sindaco di seguire la questione sicurezza e riforma del Corpo di polizia locale, è andato male. «Deludente», dice Stefano Lulli, segretario romano dell’Ospol. «Il programma di Marino si sarebbe ridotto a un mero progetto per la fluidificazione del traffico - aggiunge - scopiazzato da quello voluto nel 2005 da Veltroni». Nessun passo indietro, quindi, sullo sciopero che domani porterà in piazza i vigili e che costringerà la città all’ennesimo giorno di caos sulle strade. Intanto giovedì al Tar sarà discusso il ricorso contro la nomina del nuovo comandante generale, Raffaele Clemente, scelto da Marino dopo le dimissioni di Carlo Buttarelli. E il Comando è stato costretto a mobilitare tutti i gruppi, per chiedere di garantire «l’erogazione dei servizi minimi essenziali»; e agli stessi comandi ha sollecitato informazioni dettagliate sull’adesione del personale allo sciopero.



Il percorso «Ci raduneremo alle 9 in piazza Bocca della Verità - spiega Lulli - arriveremo in corteo fino a piazza Venezia, dove sosteremo davanti all’Altare della Patria, in raccoglimento per le vittime della Polizia locale. La meta finale sarà piazza del Campidoglio, dove faremo un sit-in, finché non saremo ricevuti da una delegazione dei rappresentanti». «Senza alcun accoglimento - avverte l’Ospol - il sindacato tornerà in piazza con uno sciopero nazionale ed attiverà le procedure per una petizione europea contro le istituzioni statali, regionali e comunali per mancanza di tutela in materie di sicurezza sul posto di lavoro». Fra le principali richieste: «Il completamento dell’organico, che prevede 8.500 unità al posto delle 5.400 attualmente disponibili; una nuova organizzazione del lavoro, attraverso direttive precise che migliorino l’efficienza del Corpo e in particolare la tutela dalle malattie professionali, attraverso l’equo indennizzo per il riconoscimento della causa di servizio, così come avviene per la Polizia di Stato».



La diffida Ma la protesta è anche verso la Regione e il presidente Nicola Zingaretti. L’altro allarme arriva infatti dalle centraline di monitoraggio sull’aria inquinata e sulle conseguenti malattie legate allo smog. L’Ospol-Csa «constatato che l’amministrazione Regionale, ad oggi, non ha ottemperato all’applicazione delle norme riguardanti la prevenzione inerente le malattie professionali degli uomini e delle donne della polizia locale - dice Luigi Marucci, presidente nazionale - e verificato l’alto aumento delle malattie professionali legate al servizio in strada dei vigili urbani (allergie della pelle, otiti, lacrimazione degli occhi, mal di testa e gravi complicanze delle vie respiratorie, oltre a patologie cardio-respiratorie gravi ed invalidanti), in netto aumento tra gli agenti al di sotto dei 35 anni di età, diffidiamo la Regione ad attivare urgentemente l’Istituto Epidemiologico regionale (ASL), così come previsto dalla stessa legge regionale, per monitorare i 6mila agenti locali che, giornalmente, stanno in strada».
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