Tanto da far saltare sulla sedia anche il premier Renzi. Ora l'indagine è chiusa. Sono 31 i casi sospetti con altrettante segnalazioni disciplinari. Su 648 certificati medici esaminati, infatti, ecco il risultato dell'indagine interna: «Dall'analisi della documentazione è emerso, infine, che 31 medici hanno rilasciato certificati a giustificazione delle assenze dei dipendenti sulla cui legittimità si avanzano dubbi. Infatti, i sanitari hanno, fra l'altro, dato la prognosi comprendendo il giorno antecedente, in alcuni casi anche due, a quello della reale visita medica presso l'ambulatorio. In un caso il sanitario ha certificato la visita presso un albergo». Oggi, intanto, saranno depositate in procura le carte dell'inchiesta interna. È quanto assicurato dal comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente, al procuratore Giuseppe Pignatone in un incontro a piazzale Clodio. Sulla base di quelle carte la procura aprirà un fascicolo. Gli inquirenti verificheranno se dietro la clamorosa debacle dei vigili ci sia stata una regia e chi, eventualmente, siano stati i promotori.
Ma l'iter è già avviato da giorni: monitorati profili facebook e twitter, riascoltate le conversazioni radio e tutti i canali sociali per trovare l'eventuale regia. I sospetti? Al momento, da voci interne, sembrebbero ricadere su cinque persone. Gli ideatori di un progetto mirato a far mettere in seria difficoltà il Corpo. Ma i sindacati non ci stanno. Nessuno sciopero bianco, la Cgil quando vuole proclamare uno sciopero lo proclama dandone massima pubblicità e rendendone evidenti le motivazioni». Afferma il segretario generale della Fp Cgil Natale Di Cola.
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