Vigili assenteisti, Marino: ingiustificabili, ora rendano conto. Ma i caschi bianchi preparano lo sciopero

Vigili assenteisti, Marino: ingiustificabili, ora rendano conto. Ma i caschi bianchi preparano lo sciopero
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Venerdì 2 Gennaio 2015, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 14:04
«Non sono riusciti a guastare la festa. In 600 mila abbiamo passato il capodanno in piazza. Ma chi ha provato con assenze ingiustificate e ingiustificabili a far saltare tutto ne deve rendere conto. Stiamo facendo tutte le verifiche per accertare le responsabilità». Lo scrive su Facebook Ignazio Marino.



«Ringrazio il premier Matteo Renzi e il ministro Marianna Madia per il sostegno che stanno dando alla nostra iniziativa. Chi ha finto di essere malato, chi ha inventato scuse ne dovrà rendere atto nei modi previsti dalla legge e assumersi le propria responsabilità. A chi ha lavorato e lavora per la città vogliamo ribadire la nostra gratitudine e quella dei romani», aggiunge Marino.



«Lavorare per un bene pubblico ha oneri e onori», dice il vicesindaco di Roma Luigi Nieri che, però, al contempo invita a «non generalizzare questa vicenda rispetto al corpo della polizia municipale, perché a Capodanno proprio grazie agli agenti che hanno prestato servizio si è consentito ad una grande festa popolare di andare in scena». «È una vicenda anomala, per cui dobbiamo verificare che cosa è successo», aggiunge Nieri al Tg1. E alla giornalista che lo interpella su possibili licenziamenti, Nieri risponde: «Lo verificheremo».



Ma i vigili romani non arretrano e anzi minacciano lo sciopero. «Ci sarà un crescendo di proteste - dice Francesco Croce della Uil - tra assemblee generali e denunce pubbliche, che arriverà al primo sciopero di categoria della storia di Roma. Tutti i sindacati scenderanno in piazza insieme».



«La gestione della presenza dei vigili la sera del 31 dicembre prevedeva il ricorso a 700 straordinari su base volontaria: venuti meno quelli, il re è rimasto nudo», dice il segretario del Sulpl di Roma Stefano Giannini. I responsabili di quanto avvenuto, aggiunge, sono «il comandante e l'amministrazione comunale. La gestione del piano ferie, alla luce della carenza di organico, è stata sottovalutata».



«Noi siamo 5.900 vigili e dovremmo essere 9.400 - sottolinea -. Con questi numeri non ce la facciamo più a erogare un servizio h24 sette giorni su sette. Il comune non può continuare a fare affidamento sugli straordinari. È un anno che c'è la vertenza contrattuale in corso, affidarsi solo al volontariato dei dipendenti in lotta con l'amministrazione ha significato sottovalutare il problema, di cui anche la prefettura era a conoscenza perché ci sono 5 sigle sindacali in agitazione da mesi. L'amministrazione e il comandante avrebbero dovuto avere un dialogo maggiore con i sindacati, che fanno da cuscinetto tra l'amministrazione e i lavoratori».



Intanto lo stato di agitazione va avanti. La protesta è al momento ufficialmente sospesa ma solo per il periodo di garanzia, che termina il 6 gennaio, lasciando fuori un altro appuntamento campale per la città di Roma: il derby Roma-Lazio, in programma l'11 gennaio.



«L'8 gennaio abbiamo un incontro in Campidoglio sulla vertenza contrattuale - spiega il sindacalista -. Sono due anni che il concorso per l'assunzione dei vigili urbani è bloccato e per tutto il 2015 non hanno intenzione di assumere nessuno. Questo ci preoccupa: al Comune ho già detto che se Roma va trattata come Praia a Mare allora alle otto di sera si va tutti a casa».