Tor di Valle, l'allarme del Dipartimento Mobilità: rischio caos per trasporti e megastore

Tor di Valle, l'allarme del Dipartimento Mobilità: rischio caos per trasporti e megastore
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 2 Agosto 2014, 13:22
Strade pericolose, traffico in tilt, incentivi alla sosta abusiva, metro tagliata e centro commerciale non a norma. Un dossier del Dipartimento Mobilit del Comune di Roma “demolisce”, prima ancora che sia costruito, il progetto dell’«Ecomostro» (copyright di Legambiente) che il costruttore Parnasi vorrebbe edificare accanto allo stadio della Roma. Una colata di cemento da un milione di metri cubi, destinati a opere che con lo sport non c’entrano nulla: uffici, negozi, alberghi e ristoranti. Sono due i macigni che pesano sulla realizzazione dell’opera e che sono finiti nel mirino della Conferenza dei servizi iniziata due giorni fa: il piano viabilità e le cubature-monstre, «sproporzionate di circa il 50% rispetto alle infrastrutture di pubblica utilità proposte», secondo alcuni enti che hanno partecipato al tavolo. Sul primo punto ieri è arrivato un rapporto dettagliato del Dipartimento Mobilità di Roma Capitale. Una relazione che mette in forte dubbio la «sostenibilità dell’impatto della proposta» di Parnasi.



POSTI AUTO IRREGOLARI

Criticato tutto l’impianto dei parcheggi elaborato dallo studio di fattibilità. Mancano «elementi di maggior dettaglio sugli accessi per consentire una fluidità d’ingresso idonea». Bocciata la «tariffa di 10 euro» che Parnasi vorrebbe applicare, dal momento che «innescherebbe una sosta abusiva in grado di compromettere la funzionalità del centro». Il progetto poi «verifica le ricadute sul sistema viario di contorno dello stadio nella fase di fine partita» quando escono «in contemporanea tutti gli spettatori». Come a dire: il traffico andrebbe in tilt. Il dossier del Dipartimento Mobilità affronta in qualche modo anche il tema cubature, con perplessità crescenti per i 25mila metri cubi destinati al centro commerciale: «Non vengono forniti riferimenti circa la coerenza dell’intervento - scrivono i tecnici - con le ricadute funzionali e strutturali legate al rispetto della Legge regionale che fissa le modalità di accesso alle aree di pertinenza delle strutture di vendita», quindi «parcheggi e aree di scarico merci».



INFORMAZIONI CARENTI

«Occorre maggiore chiarezza sulla viabilità», scrivono ancora i tecnici, perché manca «un’alternativa in grado di supplire all’eventuale messa fuori servizio di una delle viabilità previste per l’accesso allo stadio». E ancora: «Manca la definizione degli interventi infrastrutturali sulla via del Mare/via Ostiense unificate». Un tratto che sarebbe percorso da 29mila tifosi. Secondo i tecnici le due arterie «attualmente sono costruite ciascuna da due corsie a sensi alternati con una notevole pericolosità generata dalla promiscuità dei traffici locali e quelli di attraversamento». Lo studio di fattibilità «evidenzia una carenza di informazioni sull’adeguamento dello svincolo con il Gra della via del Mare/Ostiense unificate» e vengono proposte «due rotatorie che interrompono la continuità del flusso veicolare per accedere allo stadio». Il progetto «non fornisce elementi di dettaglio» neanche per lo svincolo della Roma-Fiumicino.

C’è un capitolo anche sui trasporti, che «escludendo la diramazione a Sud della Metro B» si limita a «un potenziamento della Roma-Lido, insufficiente nella situazione attuale» e che necessiterebbe, almeno, di una frequenza di «12 treni l’ora». Un ipotesi di non facile realizzazione sia per la «configurazione dell’infrastruttura che per la disponibilità di materiale rotabile» e che in ogni caso necessita di una «verifica che coinvolge la Regione, proprietaria della ferrovia».
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