Traffico, il Tar frena ancora il Campidoglio. Dubbi sulla delibera sull'accesso degli Ncc
Improta: rimane in vigore

La manifestazione della settimana scorsa
di Simone Canettieri
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Giovedì 5 Marzo 2015, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 20:21
Se non è l'ennesimo schiaffo, è almeno un buffetto ben assestato, quello arrivato dal Tar. Questa volta, dopo la bocciatura sulle tariffe Ztl, il tribunale amministrativo del Lazio interviene sugli Ncc. L'amministrazione capitolina dovrà riesaminare in alcuni punti specifici la delibera con la quale ha previsto modalità e procedure per l'accesso nel territorio di Roma degli Ncc autorizzati da altri comuni. Una notizia che arriva a nemmeno cinque giorni dalla protesta che ha paralizzato il centro di Roma.



Il Tar del Lazio con un'ordinanza ha deciso sulla richiesta dell'Anitrav (Associazione nazionale imprese di trasporto viaggiatori ) di sospendere la delibera comunale. L'8 luglio ci sarà l'udienza di discussione del ricorso nel merito.



I giudici, pur considerando che allo stato la delibera contestata «si limita a prescrivere meri obblighi di comunicazione (da effettuarsi on-line e, quindi, in tempo reale), con modalità complessive tali da non interferire con il regolare svolgimento del servizio di Ncc, sia esso a viaggio o a tempo (in particolare per quanto riguarda le modalità di trattamento dei dati del committente e di comunicazione dei dati del servizio, questi ultimi limitati all'inizio e al chilometraggio)», hanno comunque ritenuto meritevole di riesame, tra l'altro, la parte del provvedimento «relativa alla disciplina delle modalità semplificate previste per i titolari di appalti di servizi, non essendovi alcuna ragione perché tali agevolazioni non debbano trovare applicazione anche ai contratti stipulati dagli Ncc con operatori privati (ad es., tour operator e agenzie di viaggio)»,

e quella «in cui si fa riferimento al 'territoriò di Roma Capitale, senza precisare quali siano i confini rispetto ai quali trova applicazione l'obbligo di comunicazione».



È stata poi riservata alla fase di merito la valutazione dei profili di illegittimità costituzionale di gran parte della legge-quadro del 1992 per «il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea», che ha disciplinato il settore. Per il Campidoglio si tratta di un altro semaforo rosso, proprio alla vigilia della nuova delibera sulla Ztl che verrà presentata in giunta domani.



Dal Campidoglio però arriva un'altra lettura. Dice l'assessore Guido Improta: «I giudici amministrativi, però, hanno ritenuto di dover riesaminare tre punti della stessa: l'istanza cautelare, pertanto, è stata accolta esclusivamente nei limiti della motivazione e non su tutta la delibera che, dunque, rimane vigente». «Nelle prossime ore saranno approfondite, assieme all'Avvocatura Capitolina, le questioni poste dal Tar ed, eventualmente, sarà predisposta un'integrazione alla delibera così come viene indicato nell'ordinanza», conclude Improta.

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