La guerra di Luigi, il giorno dell'orgoglio. Dopo 72 ore passate a subire l'ira funesta di Marino per l'assalto di Sel a Sabella, Luigi Nieri passa all'attacco.



Il vicesindaco vendoliano risponde ai retroscena di queste ore così: «Rumors del Campidoglio -scrive su Twitter - parlano di maggioranze alternative, la mia posizione ufficiale è contatemi fuori da ogni maggioranza alternativa». I nervi dunque sono tesi come corde di violino, sia nel partito di Vendola sia nel resto della maggioranza. Il Nazareno infatti starebbe lavorando a una nuova coalizione senza più l'ala sinistra, l'operazione è complicata potrebbe scattare prima di dicembre, quando finirà il commissariamento del Pd di Roma.



Il sindaco Marino fa il pompiere: Nieri non si tocca, non esistono altre maggioranze. La polemica tra Sel e Marino-Sabella è esplosa venerdì quando dopo un'intervista di Sabella su Repubblica (all'epoca del G8 di Genova capo dell'Ufficio Ispettorato del Dap e quindi responsabile anche del carcere di Bolzaneto), nella quale denunciava «una regia politica», Massimiliano Smeriglio, vicepresidente in quota Sel alla Regione Lazio, aveva posto a Sabella delle domande «per fare luce su Diaz e Bolzaneto». Marino reagì in maniera durissima arrivando a replicare «chi è contro Sabella lasci il paese».



A sostegno di Marino arrivarono le parole dell'ex vicesindaco di Gianni Alemanno, Sveva Belviso.

Anche per questo, e per le dure parole del sindaco rumors non ancora spenti danno per certo un cambio di maggioranza in Campidoglio che vede Sel fuori con almeno due consiglieri e il vicesindaco e l'entrata in maggioranza di un' «area moderata e centrista» e un vice targato Pd. Nel week end c'era stata una tiepida tregua che le parole di Nieri sembrano cancellare.