Stop ai varchi, il Tar colpisce ancora Marino
Il governo-ombra del Tribunale amministrativo

Stop ai varchi, il Tar colpisce ancora Marino Il governo-ombra del Tribunale amministrativo
di Simone Canettieri
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Venerdì 17 Aprile 2015, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 15:21

Ma ci sarà un giudice a Berlino anche per Marino? La domanda in Campidoglio ormai se la fanno tutti. Lo stop del Tar all'apertura dei varchi a Ostia - nuova trincea legalitaria e politica del chirurgo dem - è solo l'ultimo schiaffo arrivato dal Tribunale del Lazio al Campidoglio. Sentenza dopo sentenza, sospensiva su sospensiva, i giudici amministrativi stanno mettendo in piedi un vero e proprio governo-ombra.

La tela che Marino fa la notte, puntalmente viene disfatta il giorno dopo dal tribunale.

In tutti i campi: dalla terra al mare.

Al punto che proprio ieri sera, dopo l'ennesimo ko su Ostia, il senatore Pd Stefano Esposito ha perso un po' le staffe: «Non è possibile, così è tutto più difficile».

In Comune nei giorni scorsi hanno parlato di «sentenze politiche», di «giudici vicini a Forza Italia» e di «strane commistioni tra chi giudica e chi fa i ricorsi». Sarà vero? Chi lo sa. Di sicuro a Roma sta andando in scena un classico italiano anche se per una volta a parti e partiti invertiti.

Rimangono i dati di fatto: nelle ultime settimane il Tar ha bocciato la giunta su aumenti delle tariffe per le strisce blu, pedonalizzazione dei Fori, rincari ai pass della Ztl, rette degli asili nido, autorizzazioni per gli Ncc fino allo stop di ieri sui varchi di Ostia, che questa mattina sono ritornati come prima. Una situazione così seria che c'è chi la prende in burletta.

«Che farà ora Ignazio - provano a sdrammatizzare in Comune - assedierà la sede del Tar come nel Caimano di Moretti oppure sdrammatizzerà, parafrasando Gino Paoli, con un sono solo quattro amici al Tar?»

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