Giunta, così il rimpasto soft di Ignazio Marino entra nel vivo

Il sindaco di Roma Ignazio Marino
di Simone Canettieri
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Giovedì 27 Novembre 2014, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 10:23
Domani Luca Pancalli saluterà la giunta capitolina (e l'assessorato allo Sport); sabato la stessa sorte dovrebbe toccare a Rita Cutini, responsabile dei Servizi Sociali. Così il rimpasto soft di Ignazio Marino entra nel vivo. Al punto che sabato pomeriggio, al termine della conferenza programmatica del Pd, potrebbe già esserci l'annuncio dei nuovi ingressi nella squadra e il contestuale valzer di deleghe. Inoltre, su un binario parallelo si muove la casella del city manager.

L'introduzione della nuova figura è stata caldeggiata anche da Palazzo Chigi per rendere più snello il lavoro di tutta la macchina capitolina. «Alla stregua delle altre capitali europee», fanno notare dal Comune per spazzare il campo da possibili polemiche sul costo dell'operazione. L'IDENTIKIT

E per questo ruolo è in pole position una vecchia conoscenza degli uffici del Campidoglio: Pietro Barrera, già city manager anche se allora si chiamava direttore generale, con Rutelli sindaco negli anni '90. Un ruolo che poi ha ricoperto in Provincia. Attualmente Barrera collabora con l'Anci e ha una lunga esperienza nella gestione delle risorse umane: Marino avrebbe pensato a lui per chiudere il cerchio.

In alternativa c'è sempre l'idea di un prefetto. Ma Mario Morcone, già in forza al Viminale nonché ex commissario del Comune dopo Veltroni, si è sottratto dal toto-rimpasto, e con la stessa sicurezza non sarebbe intenzionato a ricoprire nemmeno ruoli dirigenziali. Le trattative sono ancora aperte. Appena può il sindaco si stacca dagli impegni a Palazzo Senatorio è continua l'attività di scouting a casa con una serie di incontri riservati. Che continueranno fino all'ultimo momento disponibile.



I CAMBI

Di sicuro il chirurgo dem ha tutta l'intenzione di accelerare per lanciare un messaggio all'esterno anche se non sarà quello atteso dal Pd romano e nemmeno dal Nazareno. Che da giorni chiede a gran voce «un cambio di passo». Ecco perché inserire un uomo-macchina in grado di coordinare le mille ramificazioni dell'amministrazione è il primo tassello concreto. Parallelo alla scelta, più politica, dei nuovi assessori. Preso atto delle «dimissioni irrevocabili» di Pancalli - il terzo addio in un anno e mezzo dopo quelli di Daniela Morgante e Flavia Barca - Marino sta portando a termine le ultime consultazioni prima di decidere. La cosa più semplice da chiudere al momento riguarda la partita di giro delle competenze tra chi rimarrà: Paolo Masini potrebbe prendere la Scuola, lasciando i Lavori pubblici, mentre la Cattoi potrebbe essere destinata al Turismo, ora nel portafoglio di Marta Leonori. Il vero nodo riguarda chi entrerà: il nome di Maurizio Pucci continua a essere nell'aria per i Lavori pubblici, più complicato il puzzle sulla donna (va rispettato l'equilibrio di genere) che dovrà sostituire Cutini.