Gli inquirenti di piazzale Clodio dovranno accertare se Marino abbia sostenuto spese con la carta di credito del Comune al di fuori dei fini istituzionali, come chiedono i firmatari degli esposti, e per questo motivo, oltre ad esaminare la documentazione sull'aumento del plafond sentiranno, come testimoni, anche i titolari degli esercizi ai quali fanno riferimento i giustificativi di spesa.
Il fascicolo affidato al pm Roberto Felici è per il momento privo di ipotesi di reato. Agli esposti, nei quali si parla di un presunto utilizzo arbitrario della carta di credito, sono allegati estratti conto intestati al sindaco Marino. Nell'esposto di FdI, ad esempio, si parla di cene «alcune delle quali - è detto nell'atto - probabilmente non istituzionali», e di spese «di tintoria per il lavaggio dei capi indossati in occasione di visite di Stato e ufficiali (997 euro), l'acquisto di calici e pissidi per ricorrenze e celebrazioni religiose (2.200 euro), buffet-lunch con una federazione sportiva (7.143 euro).
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