Roma, Forza Italia: «Tornare al voto, noi con Marchini e movimenti civici»

Roma, Forza Italia: «Tornare al voto, noi con Marchini e movimenti civici»
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Giovedì 27 Agosto 2015, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 19:21
«I romani devono potersi scegliere un nuovo Sindaco ed un nuovo governo della Capitale. Roma deve tornare al più presto al voto per chiudere uno dei capitoli più bui della sua storia recente». Lo chiede una nota ufficiale di Fi aggiungendo che «siamo al lavoro con questo obiettivo con i movimenti civici, a cominciare da quello guidato da Alfio Marchini».



«La decisione odierna del governo di sciogliere il municipio di Ostia e di commissariare di fatto il Sindaco - sottolinea Forza Italia - conferma la mancanza di coraggio e di visione strategica della maggioranza, ma anche la sostanziale defenestrazione del sempre più assente Marino, che sarà solo un Sindaco pro forma incapace di gestire il Giubileo e la candidatura olimpica di Roma. Occorre smetterla con questa ipocrisia e tornare al voto per costruire una maggioranza alternativa al Pd, principale responsabile del disastro».



Ncd:
«Si torni al voto con Marchini». «Marino dovrebbe dimettersi e permettere nuove elezioni per le quali punteremmo su un profilo civico come quello di Alfio Marchini, che sarebbe l'uomo giusto per ridare decoro alle istituzioni capitoline e fiducia ai cittadini». Lo afferma Gianni Sammarco, deputato e coordinatore Ncd di Roma. «Il ministro Alfano e il governo hanno fatto in pieno il proprio dovere intervenendo in maniera mirata per risolvere le numerose criticità di Roma, che è attesa da appuntamenti che deve necessariamente affrontare al meglio come il Giubileo», sottolinea Sammarco.



«È stato allestito un vero e proprio cordone sanitario, guidato dal prefetto Gabrielli, uomo capace e preparato, attorno al sindaco, che ha dimostrato per l'ennesima volta di essere lontano dalla realtà della città che amministra preferendo qualche giorno di vacanza in più - conclude il coordinatore Ncd di Roma - Questa sconfessione manifesta del suo operato dovrebbe fargli capire che il suo mandato di fatto si è esaurito».
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