Rifiuti Roma, via al piano anti-Cerroni: «Si va ad Aprilia»

Rifiuti Roma, via al piano anti-Cerroni: «Si va ad Aprilia»
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 18 Luglio 2014, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 01:21
Anche la giunta comunale conferma: va avanti il piano per portare parte dei rifiuti indifferenziati ad Aprilia (Latina), nell’impianto di trattamento della Rida. Anche se Ama aggiunge: ma non è la sola ipotesi fuori dalla provincia sul tappeto. Ieri, al termine di una riunione politica della giunta, è stato spiegato: «L’ipotesi dello smaltimento di una piccola parte dei rifiuti della Capitale nell’impianto di Aprilia è emersa durante la relazione dell’assessore all’Ambiente Estella Marino ma la giunta per ora non si è ancora espressa nel merito». In realtà l’esecutivo non sarà chiamato a esprimersi su questa decisione, si tratta di una scelta autonoma di Ama che deve trovare alternative ai quattro impianti di trattamento di Roma (due sono di proprietà, gli altri sono della Colari), appena sufficienti per i quantitativi di rifiuti indifferenziati prodotti.



Ieri Ama tra l’altro ha aggiunto: cerchiamo impianti non solo ad Aprilia, ma in tutto il Lazio. «Partirà nei prossimi giorni un attento monitoraggio di tutti i Tmb del Lazio per verificare la disponibilità ad accogliere i rifiuti prodotti a Roma in modo da garantire alla Capitale la possibilità di trattare i propri rifiuti indifferenziati anche nel caso in cui gli impianti attualmente utilizzati debbano fermarsi per guasti e manutenzioni ordinarie e straordinarie e, dunque, garantire di non ritrovarsi in situazioni come quella dei giorni scorsi. Solo a valle di tale ricognizione, Ama vaglierà le eventuali proposte ed offerte pervenute». Il comunicato non lo dice - solo in presenza di un accordo tra le due regioni - c’è la possibilità di portare un piccolo quantitativo di rifiuti indifferenziati in Abruzzo per il trattamento.



LA SCELTA

Oltre al tritovagliatore dell’Hera che sarà allestito a Rocca Cencia per lavorare 200 tonnellate giornaliere di rifiuti, resta sul tavolo l’ipotesi dell’accordo con la Rida, che può trattare circa 300 tonnellate di rifiuti romani, probabilmente a partire da settembre. Se una parte dei rifiuti andrà nell’impianto in provincia di Latina, quali Tmb lavoreranno meno, quelli di Ama o quelli di Cerroni? Dal punto di vista economico appare evidente che è più conveniente ridurre la fetta di Cerroni piuttosto che fare lavorare di meno gli impianti che Ama non paga, visto che sono i suoi.



GLI OSTACOLI

Ci sono però alcuni ostacoli da superare per siglare l’intesa con la Rida, che fa capo all’imprenditore Fabio Altissimi che denunciò il monopolio di Cerroni. In provincia di Latina le istituzioni locali si stanno già mobilitando. Fabrizio Cirilli, assessore all’ambiente del Comune di Latina, ad esempio chiede polemicamente che fine faranno gli scarti di lavorazione. Più prudente il sindaco di Aprilia, Antonio Terra: «Far arrivare o meno i rifiuti da Roma non rientra nella nostra potestà, ma abbiamo sollevato problemi relativi agli odori e alla viabilità, all’inquinamento causato dai mezzi». Intanto, ieri l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino, ha incontrato i presidenti Municipi e illustrato il piano industriale dell’Ama 2014-2017: «I maggiori punti di convergenza sono su una costante presenza di Ama con un ufficio per ogni Municipio».

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