Roma invasa dai rifiuti, si apre la polemica tra Vespa e il sindaco Marino

Roma invasa dai rifiuti, si apre la polemica tra Vespa e il sindaco Marino
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 7 Luglio 2014, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 01:50

La differenziata non parte, la raccolta in strada affanna. Dal Tiburtino alla Balduina, Roma invasa dai rifiuti. E proprio la sporcizia della citt finisce al centro di una battaglia a colpi di tweet tra il sindaco Marino e Bruno Vespa. «A San Pietroburgo, 5 milioni di abitanti, non ho visto un solo rifiuto sulla strada. Mi sono vergognato di abitare a Roma», il messaggio lasciato su Twitter dal conduttore Rai. E il sindaco replica: «Ogni giorno il 18% dei dipendenti di Ama non si presenta al lavoro. Ora serve uno sforzo incredibile. Vespa semmai mi inviti in trasmissione».

PORTA A PORTA

Ammassati sui marciapiedi: carte, rifiuti alimentari, vecchi abiti consumati dal tempo. Talvolta anche elettrodomestici. E i cassonetti stracolmi. Via del Forte Tiburtino, via dei Monti Tiburtini, piazza Balsamo Crivelli e ancora molte strade del IV municipio anche ieri si prestavano come scenografia di una storia conosciuta: l’emergenza rifiuti. E pensare che, appena mercoledì scorso, molti di quei 176 mila residenti del IV municipio hanno ricevuto a casa il kit per la raccolta differenziata porta a porta. Eppure le strade sono tornate a offrire lo scenario di sempre. «Sembra impossibile per questa città mettersi al passo con i tempi», sbotta Vittoria Andrei, residente della zona. «In attesa degli operatori del porta a porta ho pensato di iniziare a usarlo per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio». Purtroppo non ha potuto far altro che gettare quei rifiuti insieme a tutto il resto. «Lo spazio non c’era e anche i cassonetti per la carta e il vetro erano pieni». Dal municipio il presidente Emiliano Sciascia spiega che l’emergenza rifiuti va avanti da mesi.

Ora arrivano i kit, ma i tempi per l’inizio della raccolta porta a porta restano incerti. Il nuovo servizio, come è possibile leggere sul sito dell’Ama, è attivo da giugno nel I, III, VI, IX, XI e XIII municipio, mentre è ai nastri di partenza nel IV e nel XII. «In questa settimana l’Ama – spiega Sciascia – dovrebbe iniziare a rimuovere i cassonetti dalle strade». Si parte da Case Rosse per poi scendere dentro il Grande raccordo anulare, fino a via Filippo Fiorentini, con l’obiettivo di coprire, grazie al porta a porta, almeno il 30% del IV municipio. Ma intanto in strada i rifiuti aumentano, soprattutto nel fine settimana, e i nomadi, che risiedono nei diversi campi abusivi e non del tiburtino, assalgono quei contenitori stracolmi, armati di carrelli e furgoncini a ogni ora del giorno e della notte. E il IV municipio non è un caso isolato.

LE ALTRE ZONE

Dal II municipio dove da piazza Bologna a via Apuania, fino a via Giovanni Battista de Rossi (a pochi passi da villa Torlonia), i cassonetti dei rifiuti soprattutto il sabato e la domenica, non vengono svuotati. E ancora: da giardini di Corcolle, fino a Ostia Antica. Nelle prossime settimane i vertici di Ama e il sindaco dovrebbero ricevere in Campidoglio tutti i presidenti dei municipi per programmare la svolta.

LO SCONTRO

I disagi legati alla raccolta dei rifiuti accendono anche una polemica social tra Bruno Vespa e Marino. L'anchorman cinguetta su Twitter: «A San Pietroburgo non ho visto un solo rifiuto sulla strada. Mi sono vergognato di abitare a Roma». E Marino replica a stretto giro: «Purtroppo negli ultimi 50 anni nulla è stato fatto per togliere a un monopolista privato la gestione dei rifiuti che era basata su una grande buca (la discarica di Malagrotta, ndr) dove veniva buttato di tutto, dal materasso al frigorifero. Sono sorpreso che un osservatore attento come Bruno Vespa in questi 50 anni non se ne sia accorto e sarebbe interessante che ci dedicasse una trasmissione d’approfondimento». «La città - dice ancora il sindaco - non può essere in queste condizioni, voglio una sforzo incredibile, deve finire che ogni giorno il 18% dei dipendenti di Ama non si presenta al lavoro, Fortini chiami i suoi dirigenti e i suoi capisquadra per risolvere questa situazione».

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