Mafia Capitale, Renzi sul sindaco: «Marino governi o vada a casa»

Mafia Capitale, Renzi sul sindaco: «Marino governi o vada a casa»
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Martedì 16 Giugno 2015, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 08:34

«L'ipotesi del commissariamento per mafia non esiste. Leggeremo come governo le carte ma per noi non ci sono gli estremi». Così Matteo Renzi, intervistato a Porta a Porta, esclude un commissariamento della capitale per mafia.

«Marino è una persona perbene, lo riconoscono tutti. Si continua a dire se va avanti o no. A me interessa capire se l'amministrazione pulisce le strade, mette a posto buche e emergenza. Se sanno governare governino e vadano avanti, se non sono capaci vadano a casa», ha detto il premier, aggiungendo che «deciderà il Pd romano». Roma «è una città bellissima, ha tutto, ha un'eco internazionale straordinaria. Quest'anno c'è il Giubileo, tutto il mondo ci guarderà, la vogliamo smettere di stare a discutere di questioni che riguardano solo gli addetti ai lavori?», evidenzia il presidente del Consiglio, che insiste: «Chi è in grado di governare governi, se non è in grado vada a casa». E chi gli chiede quali potrebbero essere i tempi per capire se a Roma sarà possibile andare avanti, Renzi risponde: «Deciderà il Pd romano, assieme alla coalizione, tra l'altro Orfini sta facendo un lavoro meraviglioso».

«Marino si guardi allo specchio». Poi Renzi è stato ancora più chiaro: «Marino e la sua giunta si guardino allo specchio e decidano al più presto cosa fare. C'è il Giubileo alle porte. Non è più tempo per piangersi addosso. Questa giunta ha liberato Ostia e restituito il mare ai romani ma c'è bisogno di restituire dignità alla vita di tutti i giorni. Da qualche giorno si sta discutendo del futuro del Comune di Roma c'è un'indagine che riguarda alcuni membri di questa amministrazione ma soprattutto un passato di vicende romane che fa oggettivamente schifo.

Marino è una persona onesta. Quindi a chi dice amministrazione sì o amministrazione no, rispondo: a me interessa che un'amministrazione risolva i problemi di pulizia delle strade, delle buche, dei rifiuti, che metta a posto le case popolari, che risolva le emergenze abitative. Sono queste le cose che da ex sindaco ho a cuore per le nostre città».

Marino: «Vado a festeggiare il Papa». Il sindaco ha preferito non rispondere alle dichiarazioni del premier: «Sto andando a festeggiare il Papa. Buonasera e buon lavoro».

L'inizio della vicenda. Renzi aveva detto, in un colloquio con La Stampa: «Se torna 'Renzi 1', fossi in Marino non starei tranquillo», in quello che era sembrato un avvertimento al sindaco di Roma. E da parte sua, Marino aveva replicato: «Dimissioni? Io penso al futuro di Roma».

«Oggi stiamo parlando dell'annuncio del teatro dell'Opera, noi pensiamo al futuro della città che cammina e va avanti», ha detto il primo cittadino a margine di una conferenza al Teatro dell'Opera evitando di commentare le parole del premier.

A gettare acqua sul fuoco arriva il commissario del Pd romano Matteo Orfini: Ignazio Marino «può finire, certo» la consiliatura in corso. «Renzi non ha detto 'stai sereno' ma 'stai tranquillo'», scherza Orfini. Poi aggiunge: «Quelle parole vogliono dire che nessuno di noi deve stare tranquillo, perché a Roma ci sono tanti problemi, è una guerra. La battuta di Renzi va inquadrata come stimolo a fare di più e meglio sulla strada che abbiamo intrapreso». Dunque Marino ha un appoggio forte del Pd? «Sì», risponde Orfini.

Nell'intervista al quotidiano di Torino, il presidente del Consiglio ha rimarcato la necessità che torni «il vero Renzi» perché queste elezioni «dicono con chiarezza che con il Renzi 2 non si vince». E nel promettere un cambiamento nel partito, Renzi ha aggiunto: «Anche perché tra un anno si vota nelle grandi città. Torino, Milano, Bologna, Napoli, forse Roma». Roma? gli chiede l'intervistatore, Massimo Gramellini. «Se torna Renzi 1, fossi in Marino non starei tranquillo».

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