Piazza Navona, rimossi i tavolini selvaggi dopo blitz dei vigili

Piazza Navona, rimossi i tavolini selvaggi dopo blitz dei vigili
di Laura Bogliolo
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Martedì 5 Agosto 2014, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 12:24
Un gigante affaticato che tira un sospiro di sollievo e prova a risollevarsi specchiandosi negli sguardi estasiati dei turisti. Mancava solo la parola ieri a piazza Navona, il salotto di Roma che ha riconquistato un po’ della sua anima barocca: via i tavolini non autorizzati che mangiano spazio e trasformano, deformandola, la scenografia di un’opera d’arte a cielo aperto impedendo a turisti e romani di passeggiare in uno dei luoghi più affascinanti di Roma. Ieri il blitz dei vigili dopo la sentenza del Tar del primo agosto che ha rigettato il ricorso di due esercenti (I tre scalini, il Caffè Bernini) a cui il Campidoglio aveva intimato l'immediato dimezzamento dei dehors.



I CONTROLLI

L’ultimo maxi ombrellone viene portato via dai camerieri mentre una coppia di americani sta ancora addentando un piatto di spaghetti all’amatriciana. Il blitz dei vigili è iniziato poco dopo le 12: alla fine saranno sei i ristoratori che toglieranno tutti i tavolini e gli ombrelloni dalla strada. Si tratta di I tre scalini, Caffè Bernini, I quattro Fiumi, il Grifone, Vacanze romane, Panzironi. Altri due locali, invece, hanno ridotto il numero di dehors come previsto dalle notifiche. In piazza a seguire le operazioni il comandante del Corpo dei vigili Raffaele Clemente: «Questa storia non finisce qui, proseguiremo con i controlli: è chiaro che è possibile trovare un equilibrio tra la bellezza di questi luoghi, la legalità e l’economia». Mano ferma degli agenti del gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale diretti dal comandante Antonio Di Maggio che hanno proceduto alle notifiche dei provvedimenti.



MALUMORE

I ristoratori non ci stanno: «In realtà qualcuno di noi ha pagato l’occupazione di suolo pubblico» dice qualcuno. Ma c’era l’autorizzazione? Guido Campopiano, in prima fila nella protesta fa sapere: «Si tratta di un problema burocratico, abbiamo una vecchia concessione mai disdetta». Molti per protesta hanno completamente chiuso le attività commerciali, mentre i camerieri (quasi tutti stranieri) hanno mostrato cartelli con la scritta «grazie sindaco per la perdita del posto del lavoro». A metà giornata è apparso anche un maxi striscione su una delle saracinesche abbassate. «Così ci mandano a casa, ci licenziano» le parole dei camerieri. I controlli dei vigili proseguiranno anche oggi e probabilmente si estenderanno anche in altre aree preziose del centro da Campo de’ Fiori al Pantheon. «L'ordinanza del Tar - dice Marta Leonori, assessore alle Attività produttive di Roma capitale che ieri era a piazza Navona per monitorare la situazione - riconosce piena validità alla decisione dell'Amministrazione capitolina di applicare i Piani di massima occupabilità, che tra l'altro prevedevano di ridimensionare il numero dei tavolini all'aperto di alcuni locali di piazza Navona». «Siamo convinti - ha aggiunto Leonori insieme al vicepresidente del I Municipio Jacopo Emiliani - che il dialogo tra esercenti e amministrazione, nell'equilibrio tra esigenze imprenditoriali e rispetto della città, possa sostituirsi sempre più al ricorso alla giustizia amministrativa». Esulta il Codacons, che aveva diffidato il comandante Clemente chiedendo di provvedere in tempi rapidi alla sentenza del Tar contro i tavolini selvaggi. Esultano anche turisti e romani estasiati da quella grande bellezza da Oscar che torna a risplendere in una piazza finalmente libera.
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