Nessun gelo. Carlo Fuortes e Ignazio Marino, fianco a fianco, per scacciare i fantasmi dell'Opera, che li vedrebbero in rotta di collisione sulle strategie da adottare per rilanciare il Costanzi, dopo lo choc dell'addio causato dall'addio di Riccardo Muti. Sindaco e sovrintendente duettano cosi': intesa totale tra noi. Il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Carlo Fuortes sottolinea «fermamente che i rapporti con il sindaco di Roma Ignazio Marino sono ottimi».
Lunedì, spiegano, ci sarà un incontro definitivo al ministero con Dario Franceschini e con il governatore Nicola Zingaretti, soci della fondazione.
In quel contesto si delinearanno le strategie in vista del cda del 2 ottobre.
«Il mio incarico di sovrintendente scadrà a fine anno, come del resto anche quello del direttore musicale Alessio Vlad, a fine dicembre, e Micha van Hoecke, alla guida del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, fino a fine novembre. Sarà il sindaco a prendere una decisione. Da parte mia lo dico con chiarezza: non sono disponibile a tenere due incarichi contemporaneamente, al Teatro dell'Opera di Roma e all'Auditorium Parco della Musica per Musica per Roma». È quanto ha dichiarato, nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino e dell'assessore capitolino alla Cultura Giovanna Marinelli il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Carlo Fuortes.
Alemanno «La conferenza stampa organizzata oggi dal sindaco Marino e dal sovrintendente Fuortes è tardiva e poco rassicurante sul futuro del Teatro dell'Opera - dice l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno - L'unico dato positivo emerso è la presa d'atto da parte del sovrintendente dell'impossibilità di mantenere i due incarichi all'Opera e all'Auditorium».