L'assessore dimissionario: «Peccato sia finita qui, era possibile ridurre le imposte»

L'assessore dimissionario: «Peccato sia finita qui, era possibile ridurre le imposte»
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 18 Aprile 2014, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:43
Sono qui a preparare gli scatoloni, diceva ieri pomeriggio Daniela Morgante, assessore al Bilancio uscente, seduta nel divanetto dell’ufficio che ha occupato per dieci mesi.

Nel giorno del lungo addio c’è stata una piccola processione alla sua porta: dai capi dipartimento agli uscieri in molti sono voluti andare a stringerle la mano, a salutarla, a concedersi una battuta scherzosa. Lei, con il più classico dei sorrisi di chi magari pensava sarebbe finita diversamente ma che comunque si è liberato di un peso assai ingombrante, ha ringraziato tutti. «La bozza di bilancio era pronta da tre settimane, ma non hanno voluto mandarla avanti. Non mi piace fare polemica, è una bella esperienza che è terminata».



In queste ore sta vedendo gli ex colleghi di giunta, anche coloro con cui magari in passato o nella tormentata gestazione del nuovo bilancio aveva avuto scontri importanti. Nei corridoi ha incontrato Alessandra Cattoi, assessore alla Scuola e fedelissima del sindaco. Un saluto, il più classico dei «non perdiamoci di vista». Ai collaboratori ha spiegato: «Sono molto tranquilla, ho fatto il mio dovere. Era possibile fare una manovra fatta di taglio alla spesa e riduzione delle imposte. Si tratta di una strada obbligata, mi spiace solamente di non essere riuscita ad arrivare fino in fondo». Alla fine il rapporto di fiducia con il sindaco si è spezzato. «Peccato. Perché comunque alcune scelte secondo me andavano fatte ed era possibile farle».

E poi incontri e telefonate anche con i capigruppo, compresi quelli della minoranza con i quali comunque c’è sempre stato un rapporto di rispetto.



SALUTI

Con Onorato, capogruppo della Lista Marchini, si è sentita telefonicamente; con De Vito,del Movimento 5 Stelle, aveva scambiato qualche battuta il giorno prima; con Marta Leonori, Flavia Barca e Guido Improta si incontrerà in queste ore. E qui si arriva alle prime puntate della telenovela, quelle che prima in burrascose riunioni di giunta, poi con sferzanti interviste sui giornali, vide lo scontro tra la rigorosaMorgante e il più politico Improta. Assessore al Bilancio contro assessore alla Mobilità, «ne resterà solo uno», disse lei, «non arriveremo con questa squadra a fine legislatura» previde lui. Bene, ieri, in piazza del Popolo dove partecipava a un’iniziativa pubblica con Marino e la Leonori, Improta ha spiegato: «L’addio di Daniela? La vita va avanti... Le relazioni pubbliche sono concluse, ma c'è un rapporto privato che continua». E lui stesso ha riso: «È una notizia questa, no?». A qualche chilometro di distanza, nell’ufficio al secondo piano di Palazzo Senatorio, lei stava recuperando i libri e i manuali e li riponeva negli scatoloni. Oggi si svolgerà la riunione della giunta. Ma per la prima volta lei non ci sarà.
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