IL CALCOLO
Una cosa è certa: Marino non ha aspettato di vedere come si concludesse il braccio di ferro con la sua maggioranza. Da quanto filtra, già nelle prime ore della mattinata di ieri, appena i tecnici comunali gli hanno comunicato di avere concluso i calcoli per estrapolare le spese di rappresentanza dai costi di missione (come biglietti aerei e hotel), il sindaco ha voluto fare il versamento alle casse del Campidoglio: 20mila euro. Con la speranza, in extremis, di mettere a tacere lo scandalo delle cene pagate con i soldi del Comune attraverso giustificativi poi smentiti, in almeno 7 casi, da ristoratori e presunti commensali.
LE GIUSTIFICAZIONI
La donazione era stata annunciata 2 giorni fa. «Regalo a Roma i 20mila euro spesi con la carta di credito intestata al sindaco per rappresentanza», aveva detto in un video diffuso sulla sua pagina Facebook. Continuando però a ribadire che «sono spese fatte tutte nell'interesse di Roma». In molti, anche nella sua maggioranza, pensavano che si fermasse all'annuncio. O che quantomeno temporeggiasse in modo da far partire il bonifico solo nel momento in cui fosse stato certo di non perdere la fascia tricolore. Invece Marino ha provato a giocare d'anticipo: alle riunioni con assessori e consiglieri si è presentato con il bonifico già partito. Anche se la mossa, alla fine, non ha sortito l'effetto sperato.