Ostia, il tweet di Marchini: che cos'è un sindaco che va a Parigi mentre gli azzerano un municipio per mafia? Indegno

Alfio Marchini
di Raffaella Troili
2 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Marzo 2015, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 21:32
«Ma un sindaco che se ne sta a Parigi a parlare di ambiente mentre gli azzerano per mafia un municipio di 300,000 anime,cosa è? Indegno!». E sotto, ancora: «Marino nei momenti difficili viene preso da attacchi di “altrovismo”: anche ora che tutto vacilla è a Parigi...». Sono i tweet al veleno di Alfio Marchini che torna a criticare le assenze del primo cittadino proprio quando si verificano eventi difficili in città. Sotto accusa la sua scarsa presenza, presa di posizione rispetto al caso Ostia, al terremoto politico che ha investito il Municipio sul litorale: dopo l’allarme mafia lanciato dal commissario Pd capitolino Matteo Orfini, le dimissioni del minisindaco Andrea Tassone, la richiesta del senatore Esposito per arginare le infiltrazioni mafiose: «Ostia è un grande problema nazionale, se è previsto un contingente dell'esercito a Roma, in parte venga mandato qui». Conferma l'assessore magistrato delegato al litorale, Alfonso Sabella: «Ostia non è la Sicilia del dopo stragi, ma è indubbio che un rafforzamento della presenza dello Stato, anche con l'esercito, può servire».

Le critiche. Come già accaduto, il sindaco non partecipa alla discussione. Già ieri anche il capogruppo della lista Marchini, Alessandro Onorato aveva chiesto: «Improta faccia un passo indietro, ma soprattutto si dimetta Marino, Sabella è solo un totem, non capiamo cosa altro debba accadere a Roma affinché anche il sindaco, faccia retromarcia. C'è una città ferma, un consiglio di fatto commissariato dopo l'inchiesta su mafia capitale, il Tar che ha annullato tre delle principali scelte fatte dalla giunta Marino. Per non parlare di Ostia».

I precedenti. Domani il sindaco di Roma tornerà nella Capitale, dopo una due giorni a Parigi per impegni istituzionali. Ma certo non è forte - o fortunato - quanto a tempismo. Non c’era quando si è diffusa la notizia che Improta è indagato, non c’era quando i vigili hanno scioperato a Capodanno (era a Boston in vacanza) e neppure nei giorni del Panda-gate: il consiglio comunale voleva chiarimenti ma lui era a Londra.

Il sindaco girandolone anche quando lanciò l’allarme maltempo e chiuse le scuole, era a Milano all’assemblea dell’Anci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA