Inchiesta mafia, scattano le prime dimissioni: il presidente del Consiglio comunale Coratti e l'assessore Ozzimo

Inchiesta mafia, scattano le prime dimissioni: il presidente del Consiglio comunale Coratti e l'assessore Ozzimo
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Martedì 2 Dicembre 2014, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 19:14
Il presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti, indagato nella maxi-inchiesta della Procura di Roma su un'organizzazione di stampo mafioso, si è dimesso dall'incarico, dichiarandosi, tuttavia, «totalmente estraneo a quanto emerge in queste ore dalle indagini».



«Con sconcerto ho appreso che nei miei confronti è stata aperta un'indagine giudiziaria nell'ambito di una maxi-inchiesta dai risvolti inquietanti - afferma Coratti (Pd) - Nel dichiararmi totalmente estraneo a quanto emerge in queste ore dalle indagini, per correttezza verso la città e verso l'amministrazione comunale ho deciso di dimettermi dall'incarico che mi onoro di servire, rimetto pertanto da subito a disposizione dell'Assemblea Capitolina che mi ha eletto la mia carica. Nell'esprimere piena fiducia nel lavoro della magistratura sono certo che dalle inchieste in corso emergerà con chiarezza la mia totale estraneità ai fatti contestati».



Si dimette anche l'assessore Ozzimo. Un altro dei 100 indagati ad essersi dimesso dal qsuo ruolo istituzionale è Daniele Ozzimo (Pd), assessore alla casa: «Sono estraneo ai fatti ma per senso di responsabilità rimetto il mio mandato», ha dichiarato Ozzimo. «Appresa la notizia di un'indagine in corso nei miei confronti, nell'ambito della maxi inchiesta, pur essendo totalmente estraneo allo spaccato inquietante che emerge dagli arresti effettuati stamattina, rimetto per senso di responsabilità e serietà il mio mandato da Assessore nelle mani del Sindaco non volendo in nessun modo arrecare danno all'amministrazione della città», spiega Ozzimo. «Ho fiducia nella magistratura e sono certo che le inchieste che sono in corso dimostreranno la mia totale estraneità - prosegue - Una scelta sofferta perchè orgoglioso del lavoro portato avanti in questi mesi ma credo doverosa nei confronti della mia città».



Marino: «L'inchiesta faccia luce». «Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura, questa amministrazione è stata sempre orgogliosa di collaborare con la giustizia.
Anche in questa circostanza ci auguriamo sia fatta piena luce su una vicenda inquietante e che sta facendo emergere l'esistenza di un sistema diffuso di illegalità ai danni della città. Questa amministrazione ha improntato il suo lavoro sulla trasparenza». Lo dichiara, in una nota, il Sindaco di Roma Ignazio Marino. «Per questo - prosegue Marino - apprezzo profondamente la decisione personale e il coraggio di Daniele Ozzimo che rassegnando le dimissioni, a seguito del coinvolgimento nelle indagini coordinate dal Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, ha agito prima di tutto nell'interesse della città mettendo immediatamente in secondo piano se stesso. Una decisione che rispetto, che dimostra grande senso di responsabilità e attenzione per Roma, quella stessa attenzione che ha caratterizzato anche in questi mesi il suo lavoro in Campidoglio. Siamo altresì convinti che Daniele Ozzimo saprà nei prossimi giorni fornire tutti gli elementi utili a chiarire la sua posizione».




Indagato anche il responsabile della Direzione Trasparenza del Campidoglio, Italo Walter Politano, accusato di associazione di stampo mafioso. A quanto si apprende domani domani sarà rimosso dal suo incarico. Nominato dal sindaco Ignazio Marino il 15 novembre 2013, Politano è di fatto referente al Comune di Roma del Commissario nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Domani Politano sarà rimosso dall'incarico e sostituito da un altro dirigente, secondo quanto si apprende dal Campidoglio.
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