Mafia capitale, Bindi: no scioglimento ma serve decreto legge

Mafia capitale, Bindi: no scioglimento ma serve decreto legge
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Mercoledì 22 Luglio 2015, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:29

«Bisogna individuare una terza via, fra scioglimento o non scioglimento, e potrebbe essere un tutoraggio dello Stato, un'assistenza, verso l'ente» parzialmente infiltrato «senza che questo debba essere commissariato o debba perdere la guida politica». Lo ha affermato la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, nel corso delle comunicazioni su Mafia Capitale davanti alla Commissione. «Serve una fase di accompagnamento temporaneo per il ripristino dell'amministrazione e della legalità che non privi il comune da una guida politica ma la rafforzi», ha aggiunto.

«Vista l'oggettiva straordinarietà della situazione di Roma, servono strumenti straordinari che il governo dovrebbe adottare, come un decreto legge che traendo spunto dalla situazione romana, introduca strumenti ad hoc per affrontare le difficoltà di Comuni molto grandi non da sciogliere o infiltrati solo in parte», ha spiegato.

«Il caso di mafia capitale ha rivelato una situazione gravissima se un Comune grande come quello di Roma si mostra fragile e indifeso di fronte a una piccola mafia, un sodalizio criminale che ha occupato spazi rilevanti, condizionando pesantemente l'azione politica e amministrativa», ha aggiunto Bindi.

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