Litorale, Bordoni contro Esposito: «Difende una cricca di incompetenti»

Litorale, Bordoni contro Esposito: «Difende una cricca di incompetenti»
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Martedì 24 Marzo 2015, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 19:47

«Il comportamento del Partito Democratico nella vicenda relativa al Litorale sta diventando pericoloso per l'assetto democratico di uno dei Municipi più importanti della Capitale. La richiesta del Presidente di trasferimento del Comandante dei Vigili, come una delle condizioni del mantenimento della sua carica, lascia sgomenti, dati i fatti che vedono la Polizia Locale in primo piano nella denuncia delle irregolarità della manifestazione della scorsa estate sul Lungomare, su cui la Procura sta indagando. Stando ai fatti, per quello che si è potuto apprendere, è intonsa la posizione del Comandante, mentre al contrario emerge che Tassone intrattenesse rapporti con personaggi interni a Mafia Capitale e che l'Amministrazione abbia affidato alcuni appalti dubbi.

È sconcertante che la parte politica provi ad uscire immacolata da questa brutta pagina, scaricando le colpe esclusivamente sulla parte amministrativa».

Così in un nota il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni.

«È in atto perciò - continua - un tentativo di pressione sui vigili che non vorrei fosse un vero e proprio inquinamento probatorio. Il Commissario Esposito nella spasmodica smania di difendere una cricca di incompetenti rilascia dichiarazioni imbarazzanti in cui offende il territorio, che tra l'altro frequenta da pochi giorni e di cui conosce ben poco. Non solo ma tenta anche di intimidire il Ministro Madia disponibile a fare chiarezza inviando ispettori, fregiandosi di competenze che spettano solo alle Istituzioni.

Ricordiamo perciò ad Esposito che è solamente il Commissario del Partito Democratico di Ostia e non può sostituirsi a chi detiene il mandato legale. C'è un allarme serio di legittimità e un tentativo, neanche molto timido, di occupazione di posti di potere da parte del PD che non può essere sottovalutato. Ho chiesto perciò un incontro immediato con il Prefetto e con il Sindaco, affinché non si dia modo di creare ad Ostia un feudo di partito in barba alla rappresentanza popolare».

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