Marino, la carta Improta vicesindaco per uscire dall'impasse rimpasto. Sfida tra sindaco e Pd sui nomi

Ignazio Marino, sindaco di Roma
di Simone Canettieri
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Giovedì 20 Novembre 2014, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 12:20

Il renziano Guido Improta “promosso” vicesindaco al posto del vendoliano Luigi Nieri. Per uscire dall'impasse del rimpasto, chiesto a gran voce dal Pd, il sindaco Ignazio Marino è tentato da una soluzione che risulterebbe molto gradita al Nazareno. «Ignazio, è meglio se metti un vicesindaco del Pd». «Lorenzo, è un’operazione pericolosa: non posso rompere il ticket con Sel». La chiave di tutto è racchiusa in questo dialogo che si è svolto martedì mattina tra le mura di casa Marino. Da una parte il sindaco, dall’altra Guerini, numero due di Renzi nel partito. Ieri Marino ha incontrato anche il segretario del Pd romano Lionello Cosentino, sul cui eventuale ingresso in giunta in Comune si registrano molte resistenze.

«Ignazio, è meglio se metti un vicesindaco del Pd». «Lorenzo, è un'operazione pericolosa: non posso rompere il ticket con Sel».

La chiave di tutto è racchiusa in questo dialogo che si è svolto martedì mattina tra le mura di casa Marino. Da una parte il sindaco, dall'altra Guerini, vicesegretario del Pd. Il quale, prendendo atto «a malincuore» dell'indisponibilità del chirurgo dem ad azzerare tutta la squadra, da gran tessitore gli ha prospettato questa soluzione: ti serve un numero due «che sia dei nostri».

Ma attenzione, in questo gioco a scacchi le parti celano le strategie. Il Nazareno è ben attento a non indicare al sindaco nomi esterni per non legarsi mani e piedi al destino del Campidoglio e Marino, orgoglioso di natura, non sopporterebbe mai un commissariamento di questo genere («Renzi a Firenze si sarebbe mai fatto smontare la giunta dal Pd nazionale?», è la battuta che gira tra i fedelissimi del primo cittadino).

IL COLPO SEGRETO

E allora c'è una soluzione che sta tentando Marino e che è molto sponsorizzata dai renziani romani. Quelli di scuola Margherita, saliti nel cerchio magico del premier uno dietro l'altro (l'ultimo è stato il ministro Paolo Gentiloni). Il mister X si trova già in casa: è Guido Improta. L'attuale assessore ai Trasporti, punta di diamante della giunta, potrebbe fare uno scatto in avanti. E soprattutto il sindaco con questa operazione arriverebbe a una mediazione sia con il Nazareno sia con se stesso, promuovendo sul campo uno già in forza nella squadra di governo. Una mossa ben vista da Renzi (alla cena di fund raising l'ex sottosegretario del Governo Monti è sembrato essere più che a suo agio). All'ipotesi stanno lavorando in gran segreto i turbo renziani capitolini. La trattativa è difficile perché Sel minaccia fuoco e fiamme in caso di un declassamento di Nieri. Che Marino continua a smentire in tutte le circostanze: «Io e Luigi siamo un ticket».

Poi c'è un'ipotesi B: Lionello Cosentino, segretario cittadino del Pd. Tra i democrat della Capitale c'è chi vede di buon occhio il suo innesto, ma in Comune le resistenze sono molte. Sarebbe questo sì un commissariamento politico e quasi un premio a un partito, quello romano, che non ha mai brillato. I due ieri pomeriggio si sono visti. C'è chi sostiene che l'ingresso sarebbe stato ventilato addirittura da Guerini, ma la trattativa è complicata. Anche perché il diretto interessato non sarebbe intenzionato ad accettare per non legare il proprio destino alla giunta.

Poi c'è il resto del puzzle che cade a cascata: Luca Pancalli, assessore allo Sport, è in uscita. Per lui il presidente del Coni Giovanni Malagò prospetta un ruolo come presidente dei giochi Olimpici e Paraolimpici a Roma nel 2024. Il sì - con la benedizione del sindaco - sembra cosa fatta. Il resto degli incastri riguardano le altre caselle. Rita Cutini ha già la valigia pronta: dovrebbe lasciare i Servizi sociali a Paolo Masini, attuale responsabile delle Periferie e dei Lavori Pubblici. Delega quest'ultima che perderebbe a favore dell'innesto di Maurizio Pucci, sul quale però inizia a esserci più di un dubbio. Alessandra Cattoi, fedelissima del cerchio magico, è pronta invece a prendere il Turismo da Marta Leonori, alla quale rimarrebbero solo le Attività produttive. In questo scenario, quello di un valzer di competenze, non è escluso che lo Sport venga accorpato con i Servizi sociali o con la Cultura. Insomma, il rebus non è dei più semplici per Marino. Anche perché deve fare i conti con l'equilibrio di genere.