Centro, le Ztl saranno suddivise in 4 settori diversi nel piano traffico del Campidoglio

Centro, le Ztl saranno suddivise in 4 settori diversi nel piano traffico del Campidoglio
di Fabio Rossi
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Settembre 2014, 16:11
Il nuovo piano generale del traffico, approvato ieri dalla giunta, prevede la suddivisione della Ztl del centro storico in quattro settori: Tridente-Trevi, Viminale-Monti, Farnese-Portico d’Ottavia e Navona-Pantheon. I permessi di residenti e altre categorie saranno validi soltanto per il settore di appartenenza. La ragione del provvedimento è scritta nello stesso Pgtu: «Al fine di ridurre la mobilità interna alla Ztl, è prevista l’organizzazione in quattro settori - si legge nel testo - con uno schema di circolazione che impedisca l’attraversamento est-ovest del centro».



La Ztl del centro storico si fa in quattro. Il nuovo piano generale del traffico urbano della Capitale, approvato ieri dalla giunta capitolina, prevede la suddivisione della principale zona a traffico limitato di Roma in quattro settori: Tridente-Trevi, Viminale-Monti, Farnese-Portico d’Ottavia e Navona-Pantheon. Una novità che porterà in dote non poche conseguenze: in sostanza i permessi di residenti e altre categorie non saranno validi per l’intero territorio della Ztl del centro storico, ma soltanto per il settore di appartenenza. Un abitante di Campo de’ Fiori, per esempio, non potrà utilizzare il suo permesso per andare al rione Monti o in via Tomacelli.



La ragione del provvedimento è scritta, nero su bianco, nello stesso Pgtu: «Al fine di ridurre la mobilità interna alla Ztl centro storico, è prevista l’organizzazione in quattro settori - si legge nel testo - con permessi specifici di settore e uno schema di circolazione sulla viabilità principale che impedisca l’attraversamento est-ovest del centro storico». Il piano elenca delle prescrizioni molto nette, come la «limitazione del numero dei varchi di accesso utilizzabili in entrata da parte degli autorizzati» e il «controllo delle uscite». Insomma, si potrà accedere alla Ztl solo dai varchi in corrispondenza del proprio settore, ed eventuali abusi potranno essere rilevati anche all’uscita dalla zona a traffico limitato. Un’autentica rivoluzione che, una volta ottenuto il placet del consiglio comunale, potrà essere messa in atto in tempi relativamente brevi.



IL DOCUMENTO

Con il nuovo Pgtu Roma dichiara guerra al traffico: l’anello ferroviario dal 2017 sarà «sorvegliato speciale» da varchi elettronici e accessi regolamentati con bonus mobilità, una sorta di pacchetto ingressi in stile Ecopass di Milano. Obiettivo dichiarato del Campidoglio: un centro sempre più a misura di pedoni e una Capitale con meno auto e più bici. «Il nostro obiettivo non è fare cassa, vogliamo invece cambiare i comportamenti dei cittadini - spiega l’assessore capitolino alla mobilità, Guido Improta - Riteniamo che al diritto alla circolazione, che non è più agibile, si debba sostituire quello alla mobilità». Ma l’opposizione insorge: «Mettere dei varchi lungo l’anello ferroviario e chiedere un pedaggio a tutti i cittadini romani mentre si continuano a tagliare le linee del trasporto pubblico è da irresponsabili», attacca Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini. E Gianni Alemanno rincara la dose: «noi saremo in prima linea contro il ticket sull’anello ferroviario, anche a costo di proteste clamorose come quella di sfondare i varchi e di impedire con la protesta questo esproprio della città». Ma l’obiettivo del Campidoglio è chiaro: ridurre l’uso dell’auto di quasi sette punti percentuali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA