IL RUOLO
Il super dirigente avrà un compito mica da ridere: armonizzare la macchina burocratica capitolina, mettere a sistema i sedici dipartimenti e farli dialogare con gli assessori di riferimento. Non solo, dovrà fare in modo che tutti - nel senso dei 23mila dipendenti di “Mamma Roma” più quelli delle municipalizzate - vadano nella stessa direzione. La riforma della macrostruttura sarà approvata dalla giunta nelle prossime sedute. «Forse già tra martedì e venerdì», trapela da Palazzo Senatorio. A novembre girarono diversi nomi per questa poltrona lasciata libera dai tempi di Rutelli: Paolo Teti e Pietro Barrera, entrambi legati all'Anci. Ma poi non se ne fece più nulla e la cronaca giudiziaria prese il sopravvento su tutto. Non sarà così questa volta: Marino vuole stringere sul city manager, da testare subito sul campo. Il primo compito di quello che sarà un po' l'alter ego burocratico del sindaco sarà il Giubileo.
Un evento straordinario da gestire mettendo a sistema tutte le forze del Comune. Che, se non ci saranno colpi di scena dal Governo, avrà anche i super poteri su traffico, smog e viabilità. «Come nel calcio, ci serve un fluidificante - continuano dal Campidoglio - in grado di ottimizzare tutte le nostre risorse». Soprattutto quelle dirigenziali, colpite al cuore in alcuni settori (a partire dall'Ambiente) dall'inchiesta Mafia Capitale. Non è escluso, infatti, che vengano pescati dall'esterno nuove figure tecniche per far viaggiare spediti gli assessorati.
L'ORGANIZZAZIONE
Il Piano dei fabbisogni 2014-16 - e cioè la nuova macrostruttura - concordato con le organizzazioni sindacali, prevede che siano assunti 28 dirigenti (quindi 40 in meno dell'effettivo sotto-organico dell'ente, con un risparmio annuo di oltre 6,5 milioni di euro) supplendo con incarichi ad interim dei dirigenti già in servizio per il restante fabbisogno. Queste assunzioni, si legge nella delibera che sarà approvata nei prossimi giorni, «sono necessarie per garantire il regolare funzionamento delle strutture e dei servizi erogati e consentire all'amministrazione di procedere con la riorganizzazione degli uffici, alla luce del nuovo contratto decentrato».