Campidoglio, via alla fase due, Marino: «In due anni abbiamo tolto la melma»

Campidoglio, via alla fase due, Marino: «In due anni abbiamo tolto la melma»
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Mercoledì 29 Luglio 2015, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 08:43

Nel day after la presentazione della nuova "equipe" del sindaco-chirurgo, il Marino-ter, il Campidoglio riscalda i motori per la "Fase 2". Ignazio Marino non vuole perdere tempo in quello che è il Secondo Atto della sua amministrazione. E mette la sua squadra già al lavoro su trasporti e bilancio. «Noi in due anni abbiamo tolto la melma. Adesso rimettiamo in ordine la città» promette il primo cittadino.

L'incognita rimane Sel pronta a mettersi di traverso in Aula.

E i vendoliani parlano già di operazione "Vietnam". Oggi mentre piazza del Campidoglio era "assediata" dagli autisti Atac in protesta per dire no alla privatizzazione il sindaco ha avuto una riunione con il neo assessore ai Trasporti Stefano Esposito e i capigruppo di maggioranza. Un vertice per affrontare la questione caos trasporti. La priorità è azzerare i disagi su metro e bus della Capitale, anche in vista del Giubileo.

E il pugno di ferro Marino lo mostra anche quando commenta la sospensione dell'autista Atac che nei giorni scorsi aveva denunciato in un video sul web le inefficienze della municipalizzata dei trasporti: «Se fa male viene giudicato per quello che fa». Intanto il dg di Atac assicura: «L'azienda è meno malandata di quanto si pensi. Nel 2016 si va verso un pareggio». E sull'operazione pulizia manager "incapaci" e responsabili del caos di questi giorni chiosa: «Non sono un killer, non è un mestiere che mi piace». La "Fase 2" passerà anche da Campidoglio "sorvegliato speciale" dall'Autorità nazionale Anticorruzione. Dopo l'inchiesta Mafia Capitale a Palazzo Senatorio ci si muove per prevenire i tentativi di infiltrazione criminale e monitorare gare e appalti. E grazie ad un protocollo firmato oggi con Raffaele Cantone arriva un "regolamento" per «rafforzare ed assicurare la correttezza e la trasparenza»: stop dei contratti anche con un rinvio a giudizio e lente di ingrandimento sulle gare da fare per il Giubileo.

Subito all'opera anche il vicesindaco di Roma Marco Causi. Il neo assessore al Bilancio ha incontrato questa mattina i consiglieri comunali del Pd. Una riunione di "benvenuto" ma anche per fare il punto della situazione. «C'è sintonia totale» è stato il commento di Causi al termine del vertice. «È stato un incontro conoscitivo - racconta il capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo - mi pare ci sia una forte adesione del gruppo nei confronti di Causi, è andata bene: ognuno di noi ha rappresentato all'assessore quali sono i settori in sofferenza e le numerose criticità, dalla manutenzione al decoro fino ai servizi sociali».

Intanto in assemblea capitolina continua la mini-maratona per dare l'ok entro il 31 luglio all'assestamento di bilancio 2015. Le opposizioni si preparano a dare battaglia in Aula: un ostruzionismo a colpi di migliaia di emendamenti e ordini del giorno. E anche i colleghi di maggioranza di Sel, dopo lo strappo dei giorni scorsi con il sindaco, non sono intenzionati a fare sconti. Parlano di 'Vietnam-Campidogliò e di voler votare in Aula solo ciò che ritengono giusto. Sul resto si voterà contro. Si dicono delusi i "vendolianI". «Mi sembra che a parte il commissariamento politico da parte del Pd non ci sia altro - commenta il capogruppo di Sel Gianluca Peciola - Questa giunta mi sembra un monocolore voluto da Renzi ed è di fatto un'operazione per mettere le mani su Roma. Penso che Roma abbia bisogno di misure efficaci e non di sceriffi». E in serata in un blitz ribattezzano l'aula Giulio Cesare in Aula Saigon, quasi a promettere un Vietnam. Insomma, la "Fase 2" non si preannuncia per niente semplice.

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