Bilancio, il Comune salda i debiti
Ok dell’aula al pagamento di 30 milioni

Bilancio, il Comune salda i debiti Ok dell’aula al pagamento di 30 milioni
di Fabio Rossi
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Venerdì 31 Ottobre 2014, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 08:17
​Ne serviranno 60, entro due settimane, per portare a casa l’assestamento di bilancio e salvare l’Atac dal fallimento. Ma ieri, intanto, il consiglio comunale ha approvato spese per quasi 30 milioni di euro, destinati a coprire debiti fuori bilancio: dai lavori stradali «di somma urgenza», destinati a riparare voragini aperte in vari quartieri di Roma, a interventi di ogni tipo messi in campo da dipartimenti e Municipi, fuori dalle cifre ufficiali contenute nelle manovra di previsione. Il pagamento delle somme arretrate, peraltro, era previsto dalla legge di stabilità nazionale, che impone agli enti locali di saldare le pendenze accumulate con le aziende. «L’assemblea capitolina ha approvato tutti debiti fuori bilancio - commenta Mirko Coratti, presidente dell’aula Giulio Cesare - Finalmente viene data una risposta a tutte le realtà cittadine, alle imprese, alle scuole, ai servizi sociali e soprattutto ai lavoratori».

L’EREDITÀ



Buona parte dei fondi sbloccati ieri erano attesi da molto tempo dalle imprese che avevano eseguito lavori per conto dell’amministrazione comunale: su 28,7 milioni complessivi, ben 17,8 si riferiscono al 2012 o ad anni addirittura precedenti. «Per troppo tempo le casse capitoline hanno dovuto fare i conti con uscite figlie non sempre di fenomeni imprevedibili - spiega Alfredo Ferrari, presidente della commissione bilancio - ma troppo spesso di scarse risorse per interventi manutentivi». Insomma, lavori «di somma urgenza» utilizzati al posto di quella manutenzione ordinaria che avrebbe risolto i problemi alla radice.

IL PROGRAMMA



L’inizio della discussione delle unioni civili in assemblea capitolina slitta così alla prossima settimana. Ieri l’aula Giulio Cesare, esaurite le delibere sui debiti fuori bilancio, ha votato alcune mozioni presentate dai consiglieri. Tra le più rilevanti approvate c’è quella - firmata da Corsetti, Cantiani, Caprari, Dinoi, Giansanti, Onorato, Peciola, Quarzo e Tredicine - con cui si chiede al Campidoglio di «provvedere immediatamente alla pubblicazione del bando relativo all’affidamento dell’intervento di demolizione della sopraelevata della stazione Tiburtina, stralciando le opere relative alla sistemazione del piazzale ovest, per permettere il coinvolgimento del Municipio e delle associazioni dei cittadini».
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