Bilancio, gelo del Tesoro: tutti i dubbi del ministero dell'Economia

Bilancio, gelo del Tesoro: tutti i dubbi del ministero dell'Economia
di Mauro Evangelisti
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Domenica 20 Aprile 2014, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 11:55
Perplessit al ministero dell’Economia per l’impostazione che Marino sta dando al bilancio di previsione del Campidoglio. Da ambienti vicini al Tesoro trapela un certo fastidio per l’impostazione puntata soprattutto sulle nuove tasse. Per quanto venga giudicato legittimo l’esercizio in autonomia della politica di bilancio, in Via XX Settembre viene infatti mal tollerata la profonda divaricazione tra le anticipazioni sulla manovra capitolina rispetto alla linea del governo centrata anzitutto sul taglio delle tasse.



Giovedì sera il ministro Pier Carlo Padoan ha ricevuto il sindaco che ha chiesto maggiore flessibilità del patto di stabilità. Una risposta sarà data solo nei prossimi giorni, ma è evidente che un giudizio negativo su come è stato impostato il bilancio potrebbe avere ripercussioni anche sulla decisione del patto di stabilità che vale 280 milioni di euro.



La formula Pochi tagli, molte tasse. E tariffe più alte. Ecco la versione del bilancio sul quale sta lavorando l’ «assessorato ombra», dopo l’addio di Daniela Morgante. Il sindaco Ignazio Marino ha affidato a due assessori di fiducia, Guido Improta (Traffico) e Alessandra Cattoi (Scuola), insieme a Mattia Stella, dirigente dell’Ufficio di Gabinetto, il ruolo di supervisori della nuova versione della manovra di previsione. Anche venerdì hanno incontrato i colleghi di giunta, per decidere come distribuire i tagli ancora necessari, sia pure in forma light, del bilancio, stimati attorno a 80-100 milioni di euro. Una formula che rimanda la soluzione strutturale dello squilibrio del bilancio, visto che rispetto al 2012 c’è uno squilibrio di 1,2 miliardi e dunque servirebbe una cura più rapida e realistica, come voleva la Morgante.



I dipartimenti Come saranno distribuiti i tagli? C’è il caso della Cultura, ad esempio, per la quale Flavia Barca sarà costretta ad accettare dei sacrifici, sia pure più limitati. Nel vertice con Improta e Cattoi, l’assessore Barca ha chiesto di salvare, quanto meno, alcuni grandi eventi e soprattutto l’Estate Romana, visto che a primavera ormai inoltrata non vi sono ancora certezze. E probabilmente la prossima settimana partirà il bando che tenterà, per quanto possibile, di usare al meglio le minori risorse a disposizione. Luca Pancalli, assessore allo Sport, dovrebbe evitare ulteriori tagli. Inoltre, il sindaco ha assicurato che i servizi sociali non saranno toccati, ma in linea di massima anche su questo fronte ci sarà una riduzione.



Paradossalmente, proprio la timidezza nel taglio della spesa - inizialmente la bozza Morgante ipotizzava una razionalizzazione per 400 milioni di euro - costringerà il Campidoglio a una doppia stangata: tasse da una parte, con la Tasi al 2,5 per mille, e tariffe dell’altra. Sul fronte del Tariffone, la delibera che raccoglie un lunghissimo elenco di servizi, resta lo schema dell’aumento per un totale di 50 milioni di euro (l’anno scorso quella voce valeva 80 milioni di euro).



Ci sarà un incremento per la Cosap (in particolare per camion bar e caldarrostai) per l’occupazione di aree pubbliche in occasioni di eventi ma anche per i matrimoni. Costerà di più il servizio degli scuolabus. Scontato anche un incremento della tariffa dei pass per la ztl, mentre su un altro binario viaggia il Pgtu (piano generale del traffico urbano) con la rivisitazione della tariffa delle strisce blu, con punte fino a 3 euro all’ora per il centro storico.
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