Ama, sì alla delibera che apre la porta ai privati. Causi: entro il 2018 Tari -5%

Ama, sì alla delibera che apre la porta ai privati. Causi: entro il 2018 Tari -5%
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Venerdì 25 Settembre 2015, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 09:38

Roma affida per 15 anni il servizio di gestione rifiuti ad Ama. E apre le porte ai privati per la pulizia di alcune aree della Capitale. Una scelta, quest'ultima, mal digerita da Sinistra Ecologia e Libertà, tanto che i vendoliani votano contro in Aula. E la maggioranza in Campidoglio sembra essere sempre più in crisi.

«Entro il 2018 la Tari si riduce del 3,5%. Una riduzione che si aggiunge a quella dell'1,5% valida quest'anno», ha poi annunciato il vicesindaco di Roma, Marco Causi. «Alla fine dei cinque anni la tariffa dei rifiuti raggiungerà quindi una riduzione totale del 5%», ha precisato l'assessore all'Ambiente, Estella Marino.

Un contratto ad Ama di 15 anni, un monitoraggio sulla qualità del servizio con tanto di sondaggio ai romani ogni 3 mesi. E infine l'apertura ai privati con l'esternalizzazione, in via sperimentale, per la durata di due anni, del servizio di spazzamento in alcune aree della città. È quanto prevede la delibera sull'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana ad Ama.

La votazione del provvedimento è stato spacchettato in due parti. La prima ha riguardato l'affidamento del servizio per 15 anni ad Ama: la maggioranza ha votato compatta a favore, compresi i quattro consiglieri di Sel.

Unico no quello di Magi. La seconda parte ha riguardato l'esternalizzazione del servizio di spazzamento: qui invece i vendoliani hanno consegnato il loro voto contrario. «Si vuole regalare ai privati la ricchezza potenziale del ciclo dei rifiuti - commenta il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola - Io credo che anche base del Pd sia in sofferenza perchè hanno votato un sindaco e una maggioranza che doveva fare altro. È evidente che c'è un tema di alleanze». In piazza sotto il Campidoglio, invece, hanno protestato i lavoratori Ama facendo un 'assedio sonorò con fischietti e slogan contro il sindaco. Per il 2 ottobre l'Usb ha già proclamato uno sciopero.

E oggi non è mancato neanche uno scontro tra il vicesindaco di Roma e il presidente di Ama Daniele Fortini. La sua idea di quotare l'azienda dei rifiuti in borsa ha fatto andare su tutte le furie il numero due del Campidoglio. «Semmai questa giunta volesse quotare Ama in borsa lo farebbe senza Causi vicesindaco», minaccia lo stesso Causi.

La delibera votata oggi in assemblea prevede «di affidare ad Ama il servizio di gestione dei rifiuti urbani ed i servizi di igiene urbana della città di Roma, per la durata di quindici anni»; «di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale affinchè sia assicurato, sulla base degli obiettivi individuati nel Contratto di Servizio, un costante monitoraggio con metodologia scientifica e con report da una parte della qualità erogata e dall'altra della qualità percepita del servizio, avvalendosi di soggetti indipendenti e per quanto riguarda il secondo tipo di monitoraggio, coinvolgendo direttamente gli utenti»; «di impegnare Ama ad esternalizzare, in via sperimentale, per la durata di due anni, il servizio di spazzamento, limitatamente ad alcune aree del territorio della città di Roma, garantendo, comunque, la salvaguardia dei livelli occupazionali».

In pratica se dopo tre trimestri due monitoraggi sono negativi l'Ama procede a esternalizzare il servizio di spazzamento. Inoltre se l'esito del sondaggio è fortemente negativo e reiterato il Campidoglio ha la facoltà di revocare ad Ama l'affidamento dello spazzamento in determinate aree. Infine nella delibera si prevede, per migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, di valutare «il ricorso a formule di parterariato industriale», mantenendo la base giuridica dell'affidamento. Cioè Ama deve restare pubblica.

«Con l'approvazione da parte dell'Assemblea Capitolina della delibera che contiene il rinnovo del contratto di servizio dell'Ama abbiamo iniziato a disegnare il futuro della gestione del ciclo dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento allo spazzamento, per il prossimo quindicennio», afferma il sindaco di Roma, Ignazio marino.

«Ora, insieme ad Ama, possiamo proseguire nell'operazione già avviata di crescita del servizio di pulizia della città, fatto di un incremento della raccolta porta a porta e di sviluppo di nuove tecnologie per lo smaltimento ed il riutilizzo dei rifiuti. - prosegue -. Abbiamo chiesto ad Ama di effettuare un monitoraggio periodico sulla qualità delle prestazioni erogate, si tratta di una misura innovativa che coinvolge i cittadini, pensata per far crescere la qualità dei servizi».

«Questa amministrazione crede in Ama, un'azienda in passato troppo spesso al centro degli appetiti predatori da parte della politica - continua il sindaco di Roma - abbiamo intrapreso un percorso di riassetto e snellimento della governance aziendale ed ora chiediamo alla nostra società in house un salto di qualità, anche cercando un partner industriale per affrontare nuove sfide».

«Sono convinto che sia arrivato il tempo di parlare di Ama come una vera e funzionale società pubblica - conclude - che opera per il decoro cittadino e lasciarci alle spalle gli anni bui di una gestione clientelare, costosa per i contribuenti e improduttiva per cittadini e turisti».