Rieti, la ztl miete un'altra vittima
trasloca la Farmacia Petrini di via Roma

Rieti, la ztl miete un'altra vittima trasloca la Farmacia Petrini di via Roma
di Massimo Cavoli
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Mercoledì 12 Febbraio 2014, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 14:22
RIETI - La ztl miete un'altra vittima: la storica farmacia Petrini di via Roma. «La nostra farmacia esiste dal 1789 ma stiamo qui in via Roma dal 1805, da più di due secoli. Siamo la più antica di Rieti e due anni fa la Camera di Commercio ci ha premiato per l’iscrizione nel registro nazionale delle imprese di Unioncamere. Lasciare questa sede non ci fa stare bene, ma siamo costretti a farlo per uscire da questo deserto dei tartari provocato dalla ztl».



Giovanni Domenico Petrini, da tutti sempre chiamato Gianni, appare risoluto quando conferma che «sì, abbiamo presentato al sindaco la domanda per ottenere il nullaosta a trasferirci in piazza Cavour, dove le auto possono raggiungere la farmacia ed è possibile caricare in macchina una bombola di ossigeno senza essere costretti a trasportarla a piedi, perchè via Roma e il ponte sul Velino sono inaccessibili ai mezzi».



Eppure, solo a settembre 2012, il farmacista («Con mio figlio Philip, che lavora con me, siamo alla settima generazione»), era certo che non avrebbe mai abbandonato la storica sede per qualche centro commerciale «perchè qui in centro siamo rimasti solo noi, intorno vivono tanti anziani che possono raggiungerci a piedi. E allora restiamo».

Da allora, la situazione è però radicalmente cambiata e adesso l’Antica Farmacia Petrini è sul punto di traslocare. «Bisogna capire che noi non siamo un negozio come gli altri - rimarca Giovanni Petrini - chi va in farmacia non può essere ostacolato. E allora, quando è stata varata la ztl, perchè non si è pensato di lasciare almeno due posti all’angolo di via Roma per far scendere persone anziane o affette da disabilità? Invece, è arrivato questo blocco assurdo, e allora non ha senso andare avanti in questo modo».



Ripensamenti sul trasferimento? «Sì, ma solo se cambierà qualcosa, come la riapertura di via della Verdura che consentirebbe ai clienti di arrivare a ridosso della farmacia. Se resterà la chiusura totale, andremo via».

Un addio che appare destinato a far rumore quello di Petrini, più dei trasferimenti e delle chiusure di altre attività, già avvenuti o in procinto di avvenire, in una via Roma dove, nonostante tutto, c’è chi ha investito risorse per rimodernare le proprie attività (il negozio di confezioni Bassetti e la pelletteria di Ella Tognocchi ne sono un esempio) oppure resiste mantenendo il fascino del proprio marchio, come la gioielleria Albini, altro storico esercizio della strada dello shopping. E, sembra sbagliare chi è convinto di intravedere in certe scelte una volontà di contrapposizione politica. Petrini, come altri, se ne va soprattutto per sopravvivere, non certo per sostenere bandiere o ideologie.
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