Rieti, prima giornata degli Europei
tra conferme e percorsi da acquisire
Tra gli italiani Schiavotto ok / I risultati

Davide Schiavotto
di Giacomo Cavoli
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Martedì 4 Agosto 2015, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 01:44
RIETI - La prima giornata di volo, al Ciuffelli, la si riconosce subito: è una giornata da campionati europei. C'è la tensione - quella vera - prima dei decolli, il disaccordo con i percorsi di volo disegnati dalla direzione gara, dieci aerei trainatori che, dalle 13.20, in un'ora e venti minuti hanno già sganciato tutti i 66 alianti schierati sulla pista di via Rosatelli. Il calore, quello delle temperature, si avverte tutto; un po' meno il colorato battage di emozioni e raccoglimento prima dei decolli, quasi che un volo a vela ormai così tecnologico abbia stroncato il pionierismo e il gusto dell'avventura incerta della prima edizione reatina - e assoluta - di trentatrè anni fa, quella del 1982, quando il Gps era roba da fantascienza e il passaggio sui piloni aerei si segnalava con gli scatti della macchina fotografica agganciata all'aliante, senza logger di volo da scaricare su memorie flash. I task del mattino fanno sorgere già i primi dubbi: nella 15 metri (416 km da percorrere) e Standard (391 km), preoccupano quei due punti di virata a sud, Campo Giove per la prima e Pettorano per la seconda. La giornata non è da meteo stabile, le condizioni per fare quota, soprattutto da quelle parti lì, scarse: il pluricampione mondiale della 15 metri, Giorgio Galetto, schierato a fondo pista, borbotta già mentre inserisce le coordinate prima dei decolli. Più leggera nei pensieri - e più corta (338 km) - invece, la Club, molto più a ovest (Villa Vallelonga) per poi risalire fino a Gualdo, prima di tornare a Rieti.



LA GARA

A fine giornata, le medie di volo raccontano bene come è andata a finire: peggio di tutti, come previsto, va alla 15 metri, con i suoi 99 km orari di media; 104 per la Club e 113 nella Standard, dei sei azzurri solo Davide Schiavotto (nella foto) - in Club - che riesce a conquistare il podio di giornata e fuoricampo in tutte le classi. Schiavotto è in linea con le medie orarie della classe, segue il classico percorso di zona - Velino, la "lama di coltello" a sud-ovest dell'altopiano di Rascino, Nuria, lasciandosi ad est il Terminillo e conquistando la terza posizione, dietro il britannico Gerrard Dale e il finnico Juhani Sahlberg, primo. Settimo, dopo Schiavotto, Luca Urbani che, da individualista, nei primi momenti tenta il volo di coppia insieme al compagno di classe. Atterranno insieme i due Vittorio, prima Squarciafico, quinto, poi Pinni sesto, nella Standard dove in molti, al secondo punto di virata, pur di ritrovare la quota perduta, fanno di nuovo rotta a marcia indietro su Celano, riconquistando i 3000 metri dei momenti felici: il podio è misto, con Sjaak Selen (Paesi Bassi) primo, Christophe Cousseau secondo e terzo lo slovacco Dominik Jancik. Nella 15 metri, fra non partiti e fuoricampo, è una carneficina: Luca De Marchi e Giorgio Galetto sono, rispettivamente, settimo e ottavo di una classifica che su 24 in gara, ne conta dodici - la metà - al traguardo.
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