Ma senza neanche aspettare il pronunciamento dei lavoratori, si è saputo che il 18 aprile l’azienda ha aperto la procedura di messa in mobilità, letta dai più come una sorta di pistola alla tempia per spingere i dipendenti ad accettare l’accordo e consentire all’azienda di definire quanto prima la «partita Rieti». Partita ora ai supplementari: il 30 aprile verranno definitivamente fermate le macchine.
Da maggio in avanti il percorso concordato era quello della formazione, con il personale presente in azienda almeno una volta a settimana fino alla fine dell’anno. Condizioni capestro per prolungarla di un altro anno: per ottenere altri dodici mesi di cigs c’è quella del taglio del 30 per cento del personale.
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