Rieti, ladri nella villa di Luigi Gerbino
l'arrivo del figlio li mette in fuga

Gerbino
di Maria Luisa Polidori
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Giovedì 26 Marzo 2015, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 11:30
RIETI - Recrudescenza dei furti in città. Ad essere particolarmente colpita, in particolare, è di nuovo la zona di Poggio Fidoni. L'ultimo audace colpo ai danni dell'ex presidnete dell'Asm, Luigi Gerbino.



I ladri si sono introdotti nella sua villa in pieno giorno. Ignoti, dopo aver forzato la porta d’ingresso e, armati di attrezzi da scasso tra cui un frullino, hanno divelto la cassaforte e razziato contanti e gioielli per un valore ancora da quantificare.



I ladri inizialmente hanno agito indisturbati malgrado alle 18.30 fosse ancora giorno , beffandosi del fatto che i proprietari sarebbero potuti rientrare da un momento all’altro come infatti è avvenuto.



LA TESTIMONIANZA

"Mio figlio a quell’ora è tornato a casa per preparare la borsa per gli allenamenti - racconta Gerbino ancora visibilmente scosso - mentre cercava le chiavi di casa parlava tranquillamente al cellulare con un amico . Dopo essersi accertato di averle dimenticate, ha deciso di utilizzare l’entrata d’ingresso del garage e sempre parlando al telefono a voce alta si è incamminato per le scale. A quel punto ha sentito dei rumori insoliti, porte che sbattevano e si è subito allertato: tornato indietro ha visto sgusciare dalla finestra della sala da pranzo, due uomini che se la davano a gambe levate con il bottino ormai tra le mani. In preda al panico - continua l’ex presidente Asm – ha subito avvisato la polizia che, giunta nel posto non ha potuto far altro che accertare l’avvenuto furto".



Un vicino di casa dice di aver visto qualche ora prima, una Punto bianca con a bordo tre uomini che si aggirava in zona, ma mai avrebbe pensato che a quell’ora del giorno qualcuno avesse intenzione di portare a segno una rapina in villa.



DIMINUISCONO I CONTROLLI

"I crimini aumentano ma diminuiscono i controlli – dice Luigi Gerbino – e i tagli alle forze dell’ordine minano la sicurezza del territorio. Occorre anche la certezza delle pene, altrimenti rischiamo di ritrovarci ogni giorno in mano ai delinquenti".



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