Rieti, La Traviata fa il pieno di applausi
nelle due rappresentazioni al Flavio
La città riscopre la grande lirica

Rieti, La Traviata fa il pieno di applausi nelle due rappresentazioni al Flavio La città riscopre la grande lirica
di Maria Luisa Polidori
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Martedì 21 Aprile 2015, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 20:54
RIETI - Standing ovation sabato sera al teatro Flavio Vespasiano al termine della rappresentazione “La Traviata” opera scritta dal compositore di Busseto, su libretto di Francesco Maria Piave. Tre minuti di applausi e il tutto esaurito (successo replicato anche domenica pomeriggio) sono stati accolti con profonda soddisfazione da Marco Bartolomei, presidente di Artem che assieme al sindaco Simone Petrangeli hanno raggiunto il palco per confermare il trionfo dell’opera.



Un’ovazione che il pubblico ha voluto tributare sia per l’ottima interpretazione che per l’eleganza della direzione: in sala si è respirata una sorta di alchimia a testimonianza che “La Traviata” resta la pietra miliare del melodramma italiano.



La produzione, fuori dall'abbonamento della stagione musicale promossa dall'Artem, è stata realizzata dall'Accademia Reatina, in collaborazione con Le Voix Concertantes di Parigi. Ed è proprio al Théàtre de l'Athénée, uno dei più importanti di Parigi, che questo particolare allestimento è stato realizzato per la prima volta nel settembre del 2014, sotto la direzione di Sesto Quatrini e la regia di Sergio Urbani, presenti anche nella ripresa italiana.



La Traviata, insieme a Il Rigoletto e a Il Trovatore, compone la cosiddetta «trilogia popolare» ma, delle tre, è l'opera da sempre più rappresentata e amata dal pubblico. Quella proposta a Rieti è una messa in scena che può definirsi «essenziale», anche nell'orchestrazione di Enrico Minaglia, ma molto efficace, in cui giocano un ruolo fondamentale una rilettura nuova, più fresca, dell'opera grazie al contributo del regista Urbani e all'amicizia creatasi tra tutti gli interpreti, orchestra e coro dell'Artem compresi.



Il cast ha visto protagonista un talento indiscusso come Manon Bautian nel ruolo della protagonista, Violetta Valéry, mentre Alberto Marucci ha vestito i panni di Alfredo Germont e Giulio Boschetti quelli di Giorgio Germont nei cui ruoli hanno dimostrato doti di altissimo livello. Gli altri interpreti. Alessandra Maniccia (nei ruoli di Flora Bervoix e di Annina), Mathieu Septier (Gastone, visconte di Letorières), Lorenzo Bartolucci (nei ruoli del Barone Douphol e del Dottor Grenvil), Antonio Trippetti (Marchese d'Obigny). Il Coro lirico dell'Artem è stato preparato da Ettore Maria Del Romano.
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