Rieti, agli Europei paura per Leutenegger
E i piloti italiani tornano a sperare
Record di fuoricampo: 34 su 67

Rieti, agli Europei paura per Leutenegger E i piloti italiani tornano a sperare Record di fuoricampo: 34 su 67
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 14 Agosto 2015, 00:38 - Ultimo aggiornamento: 01:08
RIETI - I carrelli. Al Ciuffelli, c'è un buco enorme nel parcheggio dei carrelli per il traino degli alianti. Sono tutti quelli che non ci sono, usciti uno dietro l'altro attaccati ai ganci posteriori delle automobili per andare a recuperare mezza Europa sparsa da così tante parti che, ricostruire tutti i 34 fuoricampo di giornata - esattamente la metà dei 67 decolli del mattino - diventa un'impresa impossibile. A memoria dei campionati europei di Rieti 2015, l'undicesima e penultima giornata di gara passerà probabilmente alla storia come la peggiore, persino più della prima del lunedì della scorsa settimana. Molto deve essere andato storto in Valtopina, se una quindicina di alianti, alla fine, si sono ritrovati tutti all'aviosuperficie di Foligno, fra i quali anche Luca Urbani, unico fuoricampo di giornata fra gli azzurri che, a sorpresa, ad una sola giornata dalla fine ritrovano buone occasioni per tornare a sorridere e sperare.



GLI INCIDENTI DI LEUTENEGGER E REBBECK

Intorno alle 18, arriva la notizia certificazione di una giornata che cola a picco in tutte le classi: il 32enne svizzero Stefan Leutenegger, in Standard, costretto anche lui ad un atterraggio fuoricampo in Umbria, in un prato in località "Il Piano", fra Casteldilago e Torre Orsina. Il maltempo, come per tanti, dev'essere probabilmente stata la causa dell'improvvisa perdita di quota del giovane volovelista, oltre - come ipotizzato dalle prime ricostruzioni - ad un forte raffica di vento. Sul posto, i carabinieri delle stazioni di Collescipoli e Arrone, vigili del fuoco e i sanitari del 118, avvertiti dopo che Leutenegger ha manifestato un forte dolore alla schiena, probabilmente a causa del brusco atterraggio. Per lui, il trasporto in ospedale e i necessari controlli del caso; nessun danno all'aliante, al contrario invece dell'inglese Jay Rebbeck, anche lui fuoricampo della classe Standard ma in un'altra zona, con l'aliante danneggiato nell'atterraggio ma, fortunatamente, senza alcuna conseguenza per il britannico. Leutenegger e Rebbeck i più rocamboleschi: per tutti gli altri, ordinaria amministrazione o quasi, mentre qualcuno, ormai senza speranze, ha acceso il motore.



LA ZAMPATA FINALE E POSSIBILE DI PINNI

Difficile dire dove sia andata peggio: probabilmente nella Standard dove, su 21, al Ciuffelli ne tornano otto, compreso stavolta anche Vittorio Pinni, che vendica il fuoricampo di due giorni fa, si piazza quarto assoluto, col coltello fra i denti per l'ultima giornata di oggi, senza più paura di qualcosa da perdere. La classifica davanti a lui non cambia molto, anche se qualche novità c'è: Leutenegger stesso non insidia più il podio, al comando restano Lukasz Blaszczyk e Sjaak Selen. Per togliere l'oro al polacco, servirebbe un punteggio di volo pari a zero per lui e un primo o secondo posto di giornata da parte di Pinni; tutto oggi, ultima degli Europei. Ma di calcoli è meglio non farne, forse non ne vale neanche la pena, dopo le previsioni meteo di ieri poco in linea con gli sviluppi pomeridiani: la delusione già al mattino, quando il carico di umidità rimasto nei bassi strati - e che si sperava asciugato, insieme ad un cielo spazzato dal post frontale - è rimasto lì, limitando le possibilità offerte dalle termiche. Tante le difficoltà in fase d'aggancio prima della partenza, come lo stesso Luca Urbani, arrivato in ritardo per il tempo speso dopo lo sgancio e costretto ad atterrare prima dell'ultimo pilone della Club (sette fuoricampo su 20), quello di Nocera Umbra. Meglio a Davide Schiavotto, lontano ormai dal podio così come Urbani, ma in risalita dal fondo classifica, sperando in una soddisfazione personale dell'ultima ora.



LA 15 METRI, SOGNO DI UN PODIO QUASI TUTTO ITALIANO

Peggio della Standard, va soltanto alla 15 metri con il record di un fuoricampo in più, arrivando così a 14 in un'unica classe di 24 alianti. Ma è qui che gli occhi di Casa Italia, dopo giornate di voli molto alterni, tornano a brillare di speranza, il regalo dell'ultima giornata per portare a casa un bel ricordo insperato di Rieti 2015: fuori dal prato umido del Ciuffelli finiscono infatti tutti i migliori della 15 (persino il numero Peter Hartmann), mentre Luca De Marchi e Giorgio Galetto fanno incetta di punti, al quarto e quinto posto. Ad un giorno dalla fine, De Marchi si ritrova così terzo assoluto, Galetto sesto: a separare De Marchi dal terribile Hartmann, neanche 200 punti, per Galetto quasi 300. Le intenzioni della direzione gara, fino a due giorni fa, erano di non esasperare gli Europei con percorsi difficili anche durante l'ultimo giorno di competizione; ma dopo la carambola di punti persi ieri, resta difficile, per oggi, immaginare una giornata dove soltanto il regolamento impedisce di montare batterie di lanciamissili sotto le ali.



Task e classifiche all'indirizzo: http://www.soaringspot.com/en_gb/18th-fai-european-glider-championship-rieti-rieti-2015/