Rieti, Europei: De Marchi primo di giornata
Squarciafico racconta il suo incidente
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Luca De Marchi
di Giacomo Cavoli
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Domenica 9 Agosto 2015, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 00:10
RIETI - A mali estremi, estremi task di volo. Al Ciuffelli, il giorno dopo la disastrosa débâcle delle previsioni meteo, nessuno ha dimenticato l'incidente che è costato la fine degli Europei a Vittorio Squarciafico e i percorsi di gara, soprattutto della classe Club, che hanno inavvertitamente fatto finire decine di piloti nel nero di un unico fronte temporalesco esteso dall'aeroporto di Rieti fino al confine fra Lazio e Abruzzo.



L'ADDIO DI SQUARCIAFICO

Squarciafico, ieri mattina, era in compagnia di tutta Casa Italia, bagagli e aliante impacchettato nel carrello, pronto per l'officina, dopo il brutto atterraggio in un bosco di Civitella Roveto (L'Aquila), a poca distanza dal fiume Liri, fermato, nel suo disastroso fuoricampo, dall'impatto con un albero: "In realtà, sono stato io a dirigere l'ala dell'aliante contro la pianta - ha raccontato Squarciafico. - Ho perso quota a causa del maltempo, ma non riuscivo ad arrestare la corsa dell'aliante già a terra, e così ho deciso di sterzare contro quell'albero: è una manovra ben conosciuta nell'ambito del professionismo, in caso d'emergenza. L'ala non è troppo danneggiata - ha spiegato l'azzurro - ma purtroppo qui agli Europei non si può gareggiare con un aliante diverso da quello registrato al momento dell'iscrizione. E' un vero peccato, ma sono costretto a tornare a casa", ha concluso amaramente Squarciafico, dopo anche il bel primo posto giornaliero conquistato giovedì nella Standard. Così, in neanche un'intera settimana di gara, si riduce a cinque la flotta degli azzurri ancora in gara ai campionati europei di Rieti.



LA GIORNATA

Ieri mattina, le previsioni meteo - meno caldo e più umidità - erano persino peggiori di quelle di venerdì, quando i modelli di evoluzione sono stati sopraffatti dall'aumentare della temperatura fino a quasi 40 gradi, innescando così il fronte temporalesco del pomeriggio. Previsto il peggio, a scanso d'incidenti e critiche la direzione di gara degli Europei diretta da Franca Vorano ha voluto scongiurare qualsiasi possibilità di incappare nel temporale previsto durante il primo pomeriggio: ecco quindi percorsi più brevi per tutti, con aree task, punti di virata ai confini con l'Abruzzo soltanto per 15 metri e Standard e l'invito - non scritto né pronunciato, ma molto sottinteso - a rientrare presto, senza nessun tentativo di prodezze. Luca De Marchi (nella foto), da pilota di linea in ferie, non si stanca delle alte quote neanche nella classifica della 15 metri, primo strepitoso posto di giornata con una media di volo di 166 km orari, un razzo che precede tutti ma che, ottavo assoluto, deve ancora lottare per recuperare i quasi 400 punti di stacco da Peter Hartmann, e il poco rassicurante duo francese, Christophe Ruch e Louis Bouderlique, che occupano spazio in seconda e terza posizione. Giorgio Galetto invece è sempre lì, due posizioni dietro, mentre sembra tener d'occhio il compagno di classe per non perdere la scia, ma è forte la sensazione che quest'Europeo stia riservando lui più amarezze che soddisfazioni. Nella Standard, Vittorio Pinni, rimasto da solo, non perde la fiducia ma solo una posizione nella classifica generale, da secondo a terzo. La Club prova a riprendersi dalla disfatta dei due fuoricampo di venerdì, ma il primo posto di giornata di Davide Schiavotto non basta comunque a risollevare le sorti affossate da una giornata da zero punti; così, il vicentino e il reatino Luca Urbani continuano a volare ancora troppo bassi, quindicesimo e sedicesimo assoluti.



IL BRIGLIADORI-PENSIERO

Al Ciuffelli, a supporto morale e tecnico di Casa Italia, pochi giorni fa è arrivato anche Riccardo Brigliadori, di ritorno a fine luglio dalla prima parte della diciottesima edizione degli Europei, quella a Őcsény in Ungheria, quarto assoluto in classe Open e tre giornate su dieci da secondo gradino del podio, già in partenza da Rieti questa mattina. Ogni volta, è una tempesta di ricordi per lui, l'aeroporto di via Rosatelli, dove il più forte cavaliere dell'aria che l'Italia abbia mai avuto, il campione mondiale di Rieti '85 (in classe Standard), Leonardo Brigliadori, lo portava a spasso in carrozzina fra gli schieramenti d'alianti già otto mesi dopo la nascita. E' un'Italia piegata da colpi di sfortuna e qualche sbavatura, quella in gara agli Europei, ma ancora con buone carte da giocare: "Siamo a metà gara, manca una settimana e la meteo prevede molta instabilità da sfruttare per poter fare bene, come accaduto oggi per De Marchi e Schiavotto - commenta Brigliadori - La 15 metri è a livello da podio e, nonostante qualche incertezza, ci sono ancora buone probabilità di vincere. Nella Standard, Vittorio Pinni sta lavorando da anni con la costanza che era la sua unica qualità mancante e che, di questo passo, lo porterà a vincere". E la Club? "Forse, il podio per loro è davvero troppo lontano - conclude Brigliadori - ma c'è ancora spazio per le soddisfazioni personali di Urbani e Schiavotto".



Task e classifiche all'indirizzo: http://www.soaringspot.com/en_gb/18th-fai-european-glider-championship-rieti-rieti-2015/

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