Rieti, terza giornata agli Europei:
Galetto ritrova la classe del campione
Pinni ok nella standard / I risultati

Vittorio Pinni
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 6 Agosto 2015, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 00:33
RIETI - A "Casa Italia", scivola via anche il terzo giorno di gara. Così gli azzurri, e il loro cerchio magico, hanno ribattezzato quell'angolino di camping del Ciuffelli che ospita un po' tutto, dai briefing del mattino personalizzati per il team italiano, il pasto leggero e veloce prima di prendere la via dell'aria, i confronti di fine giornata dopo il volo. Per i sei capitanati da Paola Lanzieri serviva un punto di ritrovo dove raccontare, dopo gli atterraggi, tattiche, dubbi, paure sfumate, magari qualche accenno di strategia per il giorno dopo, anche senza previsioni ancora disponibili. Si "gioca" in casa e l'Italia è al centro dell'attenzione; inutile far finta di nulla, la pressione c'è, e non soltanto quella atmosferica garantita da giornate tipicamente reatine.



FORTUNA IN PIU' PER LA 15 METRI

Fra domenica e lunedì, possibile per i campionati europei di Rieti il giorno di riposo concesso dal regolamento: e già nei dati di volo del terzo giorno, soprattutto in 15 metri, potrebbe essere anticipato il destino di un'intera classe. Tutta colpa della prima, atroce giornata, dodici fuoricampo su ventiquattro decolli: la metà, e per chi è sopravvissuto fino a ieri, anche all'ultimo posto fra gli atterraggi in pista, si profila già una conclusione migliore di molti bloccati nelle retrovie. Temi lunghi - da "concorso fotografico" per la Lanzieri, con tutti i piloni aerei annessi - e una giornata bella, ma destinata a durare poco. La sfortuna, però, smette d'attanagliare il povero Giorgio Galetto: dopo due giornate sottotono, il campione di Bayereuth '99, oro al Grand Prix del 2011 e argento ai World Air Games del 2009, ritrova la marcia giusta, cavalca il tema da 479 km e chiude sesto, settimo totale subito prima Luca De Marchi, sesto assoluto: il duo è riavvicinato, mentre il temibile specialista della 15 metri, Christophe Ruch (15° in Igc ranking), resta inchiodato alla prima posizione; Peter Hartmann (22° Igc), terzo, prende l'ascensore e torna a seminare preoccupazione dopo il tedesco Steffen Schwarzer e prima di Louis Bourdelique, che a Rieti per la Coppa del Mediterraneo non manca mai senza passare inosservato.



PINNI TERZO ASSOLUTO NELLA STANDARD

Sfumata ormai ogni possibilità di volo in coppia, nella Club si va all'assalto brandendo l'individualismo: agli italiani non va di lusso, e dopo due giornate da classe medio-borghese, Davide Schiavotto finisce ultimo su venti, forse penalizzato dall'uscita rallentata dopo il terzo pilone di Carsoli; le difficoltà di giornata, Luca Urbani le trova invece al primo pilone di Pettorano, velocità bassa sopra il lago di Scanno, ma l'autostrada di cumuli a nord non lo aiuta a chiudere troppo in tranquillità, 15esimo di giornata, decimo assoluto e in tanti, davanti a lui, ancora a dargli pensiero; Roman Mracek e il finnico Juhani Sahlberg sono comunque lì, a poco meno (e più) di duecento punti di distanza. In Standard, 471 km, Vittorio Squarciafico sfiora lo zero termico della classifica di giornata; l'altro Vittorio, Pinni (nella foto), dopo il lunedì nero per tutti, al Ciuffelli è il nuovo eroe della flotta azzurra, bronzo assoluto mentre morde, vicinissimo, il transalpino Christophe Cousseau e il polacco Lukasz Blaszczyk. Qualcuno ha anche suggerito di tener d'occhio, con cura, la posizione del russo Dmitriy Timoshenko, quinto nella Standard: l'inverno sarà lungo, e in molti dipendono dalle esportazioni di gas del Cremlino.