Fara Sabina, le cartelle Equitalia
assediano il Comune

Equitalia
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 27 Giugno 2015, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 12:39
FARA SABINA - Doveva essersi conclusa a gennaio, quando l'assessore farense, Walter Perugini, aveva annunciato la rinuncia dell'Ente a ricorrere in commissione tributaria perché l'Agenzia delle Entrate di Rieti aveva accordato lo sgravio sulle somme dovute dal Comune. E invece, in questi giorni, dopo quella da 572mila euro relativa al modello 770 del 2011, recapitata lo scorso novembre in Comune, è arrivata una nuova cartella esattoriale di Equitalia, relativa all'anno 2012 che ammonta ad oltre 900mila euro.

La cosa non è passata inosservata alla minoranza del Pd-Insieme per Fara che con il consigliere Gabriele Picchi, il 24 giugno ha depositato una richiesta di accesso agli atti, chiedendo «tutta la documentazione riguardante gli accertamenti di irregolarità rilevate dall'agenzia delle entrate sui versamenti per il personale modello 770 presentati, comprensiva di tutte le cartelle di pagamento Equitalia pervenute al Comune, tutti gli amministrati e legali relativi all'eventuale contenzioso».

La richiesta è stata stimolata anche dall'impegno di spesa, datato 16 febbraio («quando tutto doveva essere stato già risolto», dice Picchi) per l'incarico affidato dal Comune al revisore contabile Gian Paolo Puglielli, per effettuare una verifica sulle irregolarità contestate dall'Agenzia delle Entrate di Rieti sul modello 770 degli anni 2011, 2012, 2013. «Visto che nonostante le verifiche del caso - si legge nella determina numero 21, di impegno di spesa per l'incarico al revisore contabile - e lo scambio di corrispondenza con l'Agenzia delle Entrate di Rieti, la quale ha verificato la posizione del Comune di Fara Sabina, venivano notificate cartelle di pagamento da parte di Equitalia relativamente alle presunte irregolarità del modello 770 degli anni 2011, 2012, 2013, si è ritenuto, al fine di evitare le sanzioni, di incaricare il revisore dei conti di espletare un un'attività di verifica sulle irregolarità segnalate dall'Agenzia delle Entrate».



LA MINORANZA

La scelta dell'Ente ha spinto la minoranza a chiedere conto di quanto il Comune stia facendo per risolvere la questione. «Considerato che questo incarico è stato affidato quando tutto, come ha rassicurato il sindaco in consiglio comunale, era stato risolto - dichiara Picchi - E considerate le voci riguardanti l'arrivo di una nuova cartella di Equitalia da oltre 900mila euro, crediamo sia arrivato il momento che Basilicata ci spieghi come stanno realmente le cose. Che ci dica cioè se questi soldi che Equitalia continua a chiedere devono essere pagati, oppure no. Sono tre anni che questo balletto di cartelle e rassicurazioni va avanti: è ora di fare chiarezza». La maggioranza, però, insiste sul «tutto a posto». E lo fa ancora una volta, con l'assessore Walter Perugini.

«Non c'è niente di nuovo - taglia corto Perugini -. Si tratta del proseguio dell'avviso che già conoscevamo e per cui abbiamo già presentato tutta la documentazione a nostro favore all'Agenzia delle entrate. Spiegheremo le nostre ragioni anche ad Equitalia. Siamo sereni. È veramente poco credibile attaccare la nostra amministrazione su una questione che di politico non ha veramente nulla. Alla comunità - conclude l'assessore - interessano i fatti concreti, non i tecnicismi burocratici».