«Si tratta senza dubbio di una buona notizia - ha commentato il Garante, Angiolo Marroni - perché in questi anni il diritto alla salute e alle cure mediche, che è uno dei più difficili da garantire in carcere, a Rieti è stato assicurato dal Servizio 118. Un sistema, questo, che può funzionare in situazioni nelle situazioni di emergenza ma che, certo, non è adeguato a garantire la domanda ordinaria di salute. Basti pensare ai disagi e alle criticità legate sia alle responsabilità di rispondere alle esigenze sanitarie dei detenuti da parte degli agenti di polizia penitenziaria che alle trafile necessarie per chiamare il 118».
“L’attivazione dell’assistenza sanitaria h24 presso la Casa Circondariale nuovo complesso è un risultato importante che premia lo sforzo di questa Azienda e della Direzione del Carcere. Un risultato atteso anche dalle Istituzioni locali, che avvia una radicale riorganizzazione del lavoro sanitario all’interno della struttura detentiva. Il passaggio ad una assistenza medica h24, da lungo tempo auspicata, è stato finalmente possibile attraverso un ampliamento dell’organico. Senza contare il recente rafforzamento degli specialisti psichiatrici del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl e la presenza, costante, degli specialisti infettivologi del Sert, cardiologi, ortopedici e fisioterapisti, che consentono di coprire problematiche mediche molto frequenti tra i detenuti. L’Ausl di Rieti annuncia inoltre l'attivazione, entro breve, di collegamenti diretti del servizio di Radiologia e delle prestazioni, che già si effettuano in carcere (radiografie, ecografie etc) alla struttura detentiva, e la refertazione direttamente dall’ospedale provinciale de' Lellis, allo scopo di razionalizzare le prestazioni ma soprattutto, evitare i trasferimenti di detenuti in ospedale”.
E’ quanto dichiarano il direttore generale della Ausl di Rieti Laura Figorilli e il direttore sanitario Marilina Colombo
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