Rieti, Montemaggi protagonista
della Coppa Città di Rieti

Sandro Montemaggi
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 21 Agosto 2015, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 15:58
RIETI - Prosegue al Ciuffelli la Coppa Città di Rieti di volo a vela. La fine di stagione è quasi nell'aria, o forse no; dipende soltanto dai punti di vista. Per chi vola, resta soltanto da immaginare la possibile evoluzione meteo di un'estate improvvisamente tornata bislacca, dopo il feroce caldo di luglio e inizio agosto; chi resta a terra, sa che la terza giornata utile di volo della Coppa Città di Rieti segna immancabilmente il meno uno su un calendario agli sgoccioli, dopo le fatiche continentali dell'Europeo. Al Ciuffelli, però, si continua a lottare ferocemente in classifica uno e due, a quattro giorni assoluti di competizione prima che cali il sipario sul volo a vela competitivo. La direzione di gara guidata per la prima volta nella sua vita da Aldo Cernezzi va avanti senza troppi, qualche contrattempo ma nulla di irreparabile. Lo zampino del Cernezzi pilota, però, è nelle precisazioni richieste alla meteo officiata dall'Aeronautica Militare: non più soltanto la focalizzazione sulle condizioni del cielo reatino - come già fatto in tanti anni, e fino all'Europeo dei giorni scorsi - ma uno sguardo approfondito anche a sud e nord, i fronti dei due piloni disegnati per entrambi i gruppi di gara.



MONTEMAGGI A CACCIA DEL VERTICE

Sandro Montemaggi, in gruppo due, è deciso a non abdicare di nuovo al secondo posto, come già accaduto per la Coppa del Mediterraneo: in giornata lo scalza solo Thomas Gostner, che a Rieti non tornava più dalla Cim di due anni fa. Scende Vittorio Pinni - forse la stanchezza post-Europeo - salgono il principe di Spagna, Alvaro de Orleans-Borbon e Alois Baumgartner, a secco da molto di buone posizioni, in conclusione di classifiche. Più convulsa in gruppo uno, terra d'esordienti e senza troppe pretese: lo juniores Mario Straub il comando lo tiene saldo soltanto grazie ad un paio di miseri punti, su Ghiringhelli e Crespi che non mollano la presa dalla prima giornata di volo di martedì. La giornata è difficile, già il planfond non è troppo alto, variando tra i 1.700 e 2.200 metri di quota, con termiche di media da 2 metri al secondo; ci si mette anche la velatura a sud, e per rivedere il sereno riflettersi sulle fusoliere, i 60 della Coppa hanno dovuto attendere il pilone a nord.



REGINALDI E SARTI

Per chi, invece, il sipario sul volo a vela scende più tardi degli altri, è Roberto Reginaldi. "Il senso del volo a vela è razionalità e avventura: ho messo davanti a me il significato dell'esplorazione del nuovo": dall'Aero Circolo Centrale di volo a vela di Rieti, Reginaldi, che vive nelle classifiche dell'Online Contest, è sempre alla ricerca del limite estremo ma con la cautela del buon senso, magari seguendo una delle rotte energetiche tanto studiate negli ultimi anni insieme ad Ezio Sarti. Le "autostrade dell'aria", colte dal "senso dell'aria": il risultato della collocazione dell’Italia che, distesa tra il mar Tirreno e l’Adriatico con la sua dorsale appenninica, complici brezze, vento e sole permette lo svilupparsi, durante la giornata, di strade “energetiche”, a volte visibili, a volte solo intuibili da un occhio esperto. L’energia delle "autostrade", utilizzata per consentire all'aliante di planare in un volo quasi rettilineo senza soluzione di continuità, permettendo di percorrere centinaia e forse migliaia di chilometri senza mai dover "spiralare" nelle termiche ascensionali per poter recuperare la quota spesa nella planata. "E grazie all'enorme disponibilità di dati meteo elaborati da Sarti, possiamo oggi disporre di previsioni attendibili dedicate al volo in aliante almeno fino a due-tre giorni" prosegue Reginaldi. Il suo volo storico resta quello da 1000 km, in volo fino a Melfi e una planata finale di 520 km, nel 2012; da marzo a settembre, per Reginaldi c'è sempre una buona giornata per partire -di buon mattino, ovviamente - alla ricerca di un'autostrada dell'aria. "E pensare che sulle Alpi, con le loro poche ma buone giornate volabili, il vento e i voli di costone, sono molto più avvantaggiati di chi, come noi, spende il suo tempo su e giù lungo gli Appenninni - prosegue il volovelista reatino. Distanza e velocità sono i due parametri dell'Online Contest che prende in considerazione separatamente velocità impiegata nelle due ore centrali del miglior volo, e quello più lungo; da marzo a settembre, i migliori sei voli di ogni pilota sono il loro lasciapassare come migliore dell'anno, ad esempio nel campionato italiano di distanza, pallino fisso di Reginaldi. "Ma ciò che è più importante - precisa - è che tutto questo è reso possibile grazie ai decolli da Rieti"; la Mecca del volo a vela.



Classifiche e task: http://www.soaringspot.com/en_gb/coppa-citta-di-rieti-2015-rieti-2015/





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