Centro d'Italia,
Narni contro Rieti

Piazza San Rufo
di Alessandra Lancia
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Martedì 3 Marzo 2015, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 17:57
RIETI - Il Tg1 delle 20 incorona Narni centro d'Italia e Rieti insorge. Al tweet #rietiumbilucusitaliae il sindaco Petrangeli scende in campo per difendere il centro d'Italia a San Rufo. «Quella è storia, e storia millenaria, ed è qui che rimane». E anche la geografia dà una mano. Impossibile, data la conformazione dello stivale, determinare la posizione esatta del centro d'Italia, lasciano intendere dell'Istituto Geografico Militare, che però nella disfida che va profilandosi tra Rieti e Narni non vuole entrare. Dunque resta la storia, e la storia dice Rieti. Ma dal magnifico paese umbro il sindaco Francesco Rebotti insiste: «Non vogliamo creare alcuna polemica con Rieti ma noi abbiamo i nostri dati e li confermiamo. Ci siamo documentati e dalle verifiche, condotte anche con la collaborazione dell'Istituto geografico di Firenze, ci risulta che il centro sia qui». Nelle vicinanze di ponte Cardona, dove già è spuntato il cartello. Niente guerre, però, tra francescani: «Magari potremo organizzare una bella iniziativa di approfondimento e chissà, potrebbe nascere anche un gemellaggio tra Narni e Rieti». Tutto è partito dallo studio di un perugino, Giuseppe Angeletti, che ha ritenuto di collocare il centro d'Italia a Narni, nei pressi di Ponte Cardona. La Giunta comunale, fiutato il colpaccio, piazza la segnaletica per i turisti e progetta un itinerario da farsi finanziare dall'Unione Europea. Ma è con il servizio del Tg1 di domenica che arriva la consacrazione, mandando i narnensi in prima serata e precipitando i reatini nel solito buco nero delle occasioni perdute e delle ricchezze sfilate. Sui social network è un fiume in piena di rabbia e di orgoglio (sic), ma anche di autoironia, per quella «caciotta» mai digerita - e nemmeno mai trasferita però! - e per la cronica incapacità di farsi sentire oltre l'Ornaro. Così c'è chi invoca Sergio Pirozzi - «ha sistemato per le feste Cracco sull'amatriciana, può darci una mano su San Rufo con Narni, no?» - e chi Roberto Lorenzetti da Contigliano. Che infatti non si sottrae: «Narni da anni sta impegnandosi a far realizzare misurazioni geometriche che attestassero questo sciocco primato. Ma Rieti è centro d'Italia perché nel mondo classico era considerata tale, cosa ben più importante della fredda misurazione geometrica. Il problema semmai è che Rieti non è riuscita a valorizzare tale dato storico se non con un impresentabile manufatto». La «caciotta» (sic). E se Narni ha avuto il suo Giuseppe Angeletti, Rieti ha la sua Sandra Laura Santoro, che rispolvera Marco Terenzio Varrone - che vuole la piana reatina a metà della penisola - e Plinio il Vecchio, che nella Naturalis Historia scrive: «in agro reatino Italiae umbilicus esse, Marcus Varro tradit». E' nel medioevo che il centro d'Italia migra dalla piana alla città, a Piazza San Rufo, dove una prima iscrizione sopravvisse fino al 1800, per essere sostituita da una pietra con su scolpito Medium Totius Italiae. «Questa pietra - scrive le la Santoro - rubata in anni recenti, fu sostituita dall'attuale lapide il 29 marzo del 1950». A metà degli anni Novanta nella piazza è planato il monumento georgiano, la vituperata ”caciotta”. Ma né i girotondi né le promesse di trasferirlo altrove sono bastate a toglierlo di mezzo. Da anni si aspetta il restyling della piazza, se non fosse che per quel che si è visto del progetto - una artistica fessura su porfido e pietra - è bastato a suggerire un altro nomignolo, qui irriferibile. E mentre Rieti discute , Narni picchetta.
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