«La disonestà intellettuale rovina i rapporti tra le persone. Oggi abbiamo un buffoncello che ci ricatta, non fa i nomi neanche al suo partito e li chiede a noi. Ma andate a fare in culo! È schizofrenia», attacca. «Se non fosse per un presidente che ha lavorato contro la democrazia oggi ci saremmo noi a governare le macerie di questo paese», continua.
«I giochi sono già fatti, noi decidiamo poco», aveva detto Grillo poco prima davanti all'hotel Forum di Roma che gli aveva chiesto se era «pronto per la battaglia per il Quirinale».
Andrà al Nazareno per incontrare Renzi? «Il Nazareno? Io non so cosa sia il Nazareno, Ci inventiamo delle parole», ha poi detto Grillo ai giornalisti. «Noi non ci fidiamo più di nessuno», ha aggiunto.
«Per me l'onesta è l'onestà intellettuale. Non quella di chi ruba o non ruba perché si stanca anche di rubare. Non è quello. È parlare con persone leali. È la politica aperta: noi siamo questa», ha detto ancora Grillo.
«Si tratta per il Presidente della Repubblica con un criminale ai servizi sociali». E' poi il tweet, rilanciato da Beppe Grillo, scritto da Salvatore Borsellino, presente alla manifestazione dei 5 stelle.
Poi l'annuncio che il M5 stelle non andrà al nazareno a incontrare il Pd. «Renzi fuori i nomi. Lei ha deciso che il Capo Stato sarà eletto dalla 4/a votazione e così il nome sarà espressione di un partito solo: quello suo e di Berlusconi, quello del Nazareno. Per eleggere il presidente di tutti lo si elegga nei primi tre scrutini», ha detto Alessandro Di Battista, componente del direttorio voluto da Grillo e Casaleggio, dopo aver annunciato che il Movimento 5 stelle non andrà alle consultazioni per il Quirinale nella sede del Pd. «Berlusconi va al Nazareno - ha sottolineato - noi al Nazareno non ci andiamo. Chiediamo al presidente del Consiglio di tirare fuori i nomi».
«Il Pd ci ha convocato al nazareno per il presidente della Repubblica. La risposta la daremo stasera durante la Notte dell'onestà in piazza del Popolo», hanno annunciato su Twitter Luigi Di Maio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista, componenti del direttorio del Movimento 5 Stelle. Il M5S è l'unico partito a non avere ancora dato una
risposta al Pd in merito alle consultazioni sul prossimo presidente della Repubblica.